Mai come oggi, nel mondo del giocattolo – ma potremmo estendere il discorso a molti altri settori – intuizione e creatività da sole non bastano più. Distributori, produttori e retailer sono sempre più chiamati a evolversi in chiave strategica, basando le proprie decisioni su strumenti solidi e oggettivi. E questi strumenti si chiamano numeri e dati. Il nostro settore, infatti, ha un enorme potenziale, ma per esprimerlo appieno serve una conoscenza più profonda, aggiornata, costante e condivisa. Non bastano ricerche generiche, sporadiche, o dati frammentari: sono necessarie analisi più frequenti, più capillari, più specifiche e più inclusive (perdonate l’insistenza su questi “più”). Servono strumenti che includano la grande distribuzione, il negozio indipendente, lo store specializzato nel kidult, il tradizionale punto vendita di quartiere, che sappiano leggere e intercettare tempestivamente tutte le trasformazioni, abitudini e caratteristiche del cliente finale. Solo con una fotografia precisa e continuativa del mercato, infatti, si possono rilevare i trend prima che esplodano, riconoscere le opportunità di sviluppo, evitare le false partenze e affinare le strategie. Per questo Toy Store – da sempre attento a offrire uno sguardo analitico e aggiornato sul mercato – continuerà a puntare su numeri, dati e report. E lo farà nell’ottica di favorire un confronto aperto e costruttivo, perché i dati non servono solamente per informare. In questo numero, ad esempio, partiamo dalla recente mappatura di BVA Doxa e MLD Entertainment che traccia un identikit dettagliato del pubblico kidult (vedi pagina 30), un mondo ancora oscuro per troppi player. In questa direzione va anche il nostro speciale “Chi è Chi”: uno strumento di lavoro utile, aggiornato, che consente di restare al passo con l’evoluzione delle aziende e dei professionisti che muovono il nostro settore. Ripartire da numeri e dati significa acquisire maggiore consapevolezza del settore in cui si opera. Non vuol dire rinunciare all’intuizione – spesso preziosa e persino vincente – ma piuttosto ancorarla a un realismo consapevole, che permette di fare scelte più lucide, sostenibili, mirate ed efficaci, potendo contare su una visione generale del mercato più ampia e lungimirante.
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