A colloquio con Penélope Ferre

Qual è la sua opinione oggi sul mercato del Giocattolo? In quale direzione si sta evolvendo?

«Finalmente per il settore, ancora alle prese con il periodo di crisi vissuto, si intravvede una lieve crescita. Crescita che, anche se si concretizzerà compiutamente nei prossimi anni, probabilmente saremo già in grado di osservare nelle prossime campagne del Back to School e del Natale. In generale, comunque, il mercato del Giocattolo continua a essere per lo più stagionale, con la maggioranza degli acquisti che si concentrano intorno a Natale e alle altre ricorrenze care ai bambini. Per contrastare questo fenomeno, i produttori devono effettuare un costante lavoro di comunicazione che illustri i benefici del gioco e, durante tutto l’anno, realizzare continui eventi promozionali. In questo contesto il canale specializzato è avvantaggiato in quanto può contare su un pubblico più fedele, che si rivolge ai punti vendita durante tutto l’anno per soddisfare i bisogni di gioco e apprendimento dei più piccoli. Personamente ritengo che il giocattolo specializzato, come quello proposto da Miniland Educational, abbia davvero molto da offrire a questo canale. Si tratta, infatti, di un giocattolo di qualità superiore, che tende sempre più a specializzarsi e a offrire un valore aggiunto ai genitori e agli educatori. Un prodotto meno stagionale, offre al punto vendita una maggior stabilità nel corso dell’anno. E questo senza troppi fragori, né lanci di massa, ma con cataloghi completi che funzionano costantemente nelle diverse stagioni».

Qual è la sua opinione sullo stato attuale della distribuzione del Giocattolo? Esistono differenze tra Italia e Spagna?

«Anche se negli ultimi anni la Gd si è sviluppata enormemente, la Spagna e l’Italia sono due Paesi in cui il commercio locale riveste ancora un ruolo fondamentale. Nonostante la mobilità e i nuovi stili di vita abbiano mutato il concetto di prossimità, i negozi specializzati del quartiere o dell’area metropolitana, nei quali il servizio al pubblico è più personalizzato, sono ancora il punto di riferimento di una buona fetta di consumatori. Noi di Miniland Educational lavoriamo molto bene in questo segmento, perchè siamo in grado di soddisfare al meglio le diverse esigenze, illustrare con precisione i prodotti, guardare negli occhi il cliente e capire di cosa ha veramente bisogno».

E lo sviluppo dell’e-commerce?

«Il commercio elettronico è cresciuto enormemente negli ultimi anni, in Italia quasi del 20% nel 2014. Ciò presuppone un cambiamento nella distribuzione delle quote di mercato. Spesso sono gli stessi rivenditori a creare il proprio negozio on line. L’unione tra i due tipi di commercio, tradizionale ed elettronico, può dare luogo a un “matrimonio” molto interessante, caratterizzato per esempio dal servizio di acquisto on line e ritiro nel punto vendita, oppure da offerte speciali per i clienti del negozio che si registrano anche on line. On line e off line possono coesistere perfettamente. Basta trovare il proprio posto, il proprio posizionamento e il modo migliore per arrivare dritto al cuore dei propri clienti. E Miniland Educational è lì, accanto ai suoi clienti, per fornire loro gli strumenti con cui adattarsi alla nuova situazione».

Quali consigli vuole rivolgere al Normal Trade per affrontare al meglio il secondo semestre del 2015?

«Consiglio di puntare su giocattoli dal valore aggiunto, come quelli di Miniland Educational. Abbiamo lavorato duramente nel corso degli ultimi anni per proseguire nella nostra specializzazione in prodotti educativi con un elevato valore aggiunto. Allo stesso tempo, abbiamo lavorato duramente anche per adeguare i nostri prezzi alle esigenze delle famiglie di oggi. Abbiamo rinnovato il nostro catalogo con giocattoli che favoriscono il gioco in famiglia e l’interazione tra genitori e figli così come l’apprendimento attivo attraverso l’attività ludica. Per dare un valore aggiunto ai nostri giocattoli specializzati, abbiamo creato il nuovo metodo di apprendimento Play Miniland, che combina il gioco reale, con i giocattoli di Miniland Educational, e il gioco digitale. Il sito www.playminiland.com è il nucleo di questo nuovo metodo e, per il punto vendita, rappresenta la possibilità di offrire un nuovo servizio con un elevato valore aggiunto, gratuito per i clienti del marchio. Siamo molto entusiasti di questo progetto che sta già dando i suoi primi frutti».

Cosa può dirci sulla seconda metà dell’anno?

«Il 2015 si sta dimostrando un anno positivo, migliore del 2014. Tutto sembra indicare che, nella seconda metà dell’anno potrebbe verificarsi una crescita significativa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Mantenere stabili le vendite lungo tutto l’anno è il campo d’azione su cui stiamo lavorando e, anche quest’anno, sta dando i suoi frutti con una crescita costante in ogni periodo».

Quali sono i vostri obiettivi e progetti per il futuro?

La nostra sfida principale è quella di consolidarci in Italia, diventare il marchio di riferimento per il mercato dei giocattoli di alta qualità, sicuri e ad elevato valore aggiunto. Per raggiungere l’obiettivo sosterremo il nostro partner principale, il Normal Trade, con un prodotto che sia anche redditizio».

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