Editoriale: Anticipando i cambiamenti – Toy Store 2.0

Basta sfogliare velocemente questo numero di Toy Store per notare che qualcosa è cambiato. Ora la rivista si presenta con una nuova veste grafica, più moderna e accattivante, forte di un restyling editoriale ancora più ricco di contenuti con inchieste, interviste e focus su temi di attualità, in grado di offrire prospettive stimolanti sulle trasformazioni (presenti e future) del mercato. Nelle pagine della rivista osserverete anche una leggera ma significativa revisione del lessico, dove la parola “Toy” ridefinisce e allarga il consueto termine di “giocattolo”, abbracciando quell’universo ludico che sì comprende il classico giocattolo per bambini, ma che si estende anche al mondo kidult che ormai vale il 30% del mercato e include giochi da tavolo, carte collezionabili, action figure e gadget. Un mondo, quest’ultimo, sempre più inserito nei grandi store del toy, dove l’ibridazione è ormai la prassi, e a cui questa rivista presterà una crescente attenzione, come testimonia già la nostra intervista di copertina a Funside, catena che ha fatto del mondo kidult il suo core business. Perché le trasformazioni in atto sono innumerevoli e non è più possibile ignorarle. Istat continua a rilevare un costante calo demografico in Italia che, inevitabilmente, incide e inciderà sempre più sulle vendite dei prodotti kids. In attesa dei dati definitivi, nei primi sette mesi del 2024 il calo delle nascite è proseguito con 4.600 nascite in meno rispetto allo stesso periodo del 2023 e con un numero medio stimato di figli per donna attorno a 1,21 (nel 2022 era 1,24). Una sfida a cui il retailing del mondo toy è chiamato a rispondere con fermezza, investendo su asset ormai essenziali (non corollari) per caratterizzare i punti vendita e fidelizzare i clienti. In che modo? Curando l’identità della propria attività, con attenzione ad adattarsi tempestivamente ai trend e ai cambiamenti del mercato; investendo sulla formazione di un personale aggiornato e capace di guidare il cliente a un acquisto consapevole e lungimirante; selezionando con accuratezza il prodotto (il più delle volte rigore ed essenzialità sono preferibili a una quantità indistinta di prodotto), gestendo al meglio il proprio magazzino e creando un percorso volto a ottimizzare la user experience; avviando un importante processo di digitalizzazione e potenziando una comunicazione social targettizzata (spesso basta “copiare” dai migliori). Insomma, le sfide sono tante e Toy Store intende continuare a essere uno strumento di lavoro ricco di spunti e di ispirazione per chi lavora in questo settore. Perché, come afferma il celebre economista ed esperto di marketing Philip Kotler, “l’unico vantaggio competitivo sostenibile consiste nella capacità di apprendere e di cambiare più rapidamente degli altri”. Infine, un sentito ringraziamento va a Chiara Grianti per avere guidato questa rivista negli ultimi tre anni e mezzo, agevolando il passaggio di testimone con il sottoscritto che ora ha il compito di condurre una rivista così importante con oltre 25 anni di storia alle spalle.

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