Per mesi, attraverso laboratori settimanali tenuti all’interno della struttura carceraria, i detenuti iscritti al Primo Liceo Artistico hanno ideato e realizzato da zero, come attività formativa, un gioco da tavolo che ora vede finalmente la luce, prodotto in migliaia di copie pronte a essere distribuite e vendute su tutto il territorio nazionale. Il processo che ha portato alla realizzazione del gioco Articolo 385 – La fuga si è svolto attraverso incontri, confronti, dialoghi, revisioni e collaudi in cui i detenuti-studenti sono stati i veri protagonisti. A loro, con la supervisione del team di Torino Factory, è infatti toccato stabilire le meccaniche di gioco, sviluppare e scrivere il regolamento, definire e realizzare la grafica e in generale affrontare ogni aspetto della trasformazione dell’idea in un prototipo successivamente testato con successo da un team di gamer esperti, che ne hanno validato il funzionamento.
Articolo 385 – La fuga
Si tratta di un gioco sull’evasione (figurata, naturalmente) e di evasione, di crescita, di formazione per tutte le persone che vi hanno preso parte. L’idea alla base dell’iniziativa promossa dalla Torino Factory insieme all’associazione Sapori Reclusi e alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino era questa: sfruttare l’opportunità offerta dalla realizzazione di un gioco da tavolo per coinvolgere i detenuti iscritti a un percorso scolastico di indirizzo artistico della struttura carceraria torinese per un’iniziativa complessa che partisse dall’ideazione di un progetto e che arrivasse a dar vita a un prodotto commerciale vero e proprio. Il tutto promuovendo il lavoro di gruppo e la collaborazione tra detenuti e valorizzando le capacità dei singoli.
La realizzazione di questo gioco da tavolo, oltre alla finalità formativa, ha avuto una forte connotazione ludica. Se da una parte ha richiesto ingegno e creatività per la ricerca di soluzioni e regole efficaci punto di vista del meccanismo di gioco, dall’altra ha permesso ai detenuti di dare spazio a una componente più leggera, che ha fatto leva sull’ironia e sull’effetto sorpresa per rendere ogni partita divertente e avvincente. Oltre, naturalmente al talento nelle arti figurative, visto che tutte le figure, i soggetti e gli elementi del gioco sono state disegnate e colorate a mano prima di essere digitalizzate.
Come si gioca
In Articolo 385 – La fuga i giocatori possono scegliere di impersonare uno degli 8 personaggi, tratteggiati con tono ironico e un po’ caricaturale, “ingiustamente” detenuti in una struttura carceraria di fantasia la cui struttura “modulare” cambia da partita a partita, e cercare di fuggire. Per farlo dovranno raccogliere gli oggetti necessari a mettere in atto il piano di fuga, creando il diversivo per distogliere l’attenzione delle guardie e raggiungere il luogo d’evasione prestabilito, dove un complice li aspetta per fuggire!
Il gioco si svolge posizionando una dopo l’altra le tessere riproducenti i vari ambienti e corridoi e muovendosi in questo percorsi paralleli o connessi tra loro alla ricerca degli oggetti necessari a completare il proprio piano di fuga, anch’esso definito da carte. Durante la partita si deve pianificare con attenzione ogni movimento, lanciando dadi speciali per compiere le azioni che consentono di raggiungere i propri obiettivi.
Ogni personaggio è dotato di specifiche capacità e caratteristiche uniche e nel corso del gioco dovrà sfruttarle per superare varie prove di abilità. Il cammino verso la libertà è infatti disseminato di insidie e prove da superare con l’aiuto di dadi speciali e ogni personaggio potrà ricevere importanti bonus e aiuti, ma anche incappare in contrattempi e ostacoli che lo faranno ritornare dritto in cella. Nel gioco si dovranno quindi gestire al meglio le risorse di cui si dispone, si dovrà giocare d’astuzia, cercare scambi, prendere decisioni difficili e sperare in un pizzico di fortuna per riuscire a evadere prima degli altri detenuti e vincere la partita.
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