Assogiocattoli: con lo Zecchino d’Oro per il diritto al gioco

Assogiocattoli festeggia i 60 anni e per l’occasione lancia un messaggio significativo: tutti i bambini del mondo hanno diritto a giocare e ad avere giocattoli. A molti bambini del mondo però, oltre al gioco, manca chi possa prendersi cura di loro, dandogli affetto, cibo e salute. Per questo Assogiocattoli, che raccoglie oltre 150 aziende italiane, ha deciso quest’anno di sostenere il Fiore della Solidarietà, progetto promosso dallo Zecchino d’Oro, per dare un segno di quanto l’industria italiana dell’infanzia si impegni per i problemi dei più piccoli, contribuendo al progetto della costruzione di un centro a loro dedicato alla periferia di Calcutta. Assogiocattoli ha inoltre diffuso un Decalogo dedicato ai bambini: la Dichiarazione sull’importanza vitale dei giocattoli. Un documento siglato dall’ICTI con lo scopo di ribadire l’importanza del gioco e del giocattolo nel processo formativo di ciascun individuo. Una copia della dichiarazione, insieme ad un giocattolo, sarà regalata a tutti i bambini presenti in trasmissione e sarà visibile sul sito internet dell’Antoniano. Contemporaneamente la dichiarazione sarà diffusa nei negozi di giocattoli di tutta Italia, nel corso delle principali manifestazioni del settore e sul sito dell’Assogiocattoli. «Abbiamo scelto di collaborare con l’Antoniano di Bologna – ha dichiarato Roberto Bonazzi, presidente di Assogiocattoli – perché l’immagine dello Zecchino d’Oro è perfetta per rappresentare l’impegno storico dell’associazione a favore dei bambini. Sotto tanti aspetti siamo molto simili: ci interessa stimolare fantasia e creatività nei piccoli, ci sforziamo di parlare ai bambini nel loro linguaggio e soprattutto vogliamo che tutti i bambini possano crescere felici. Con queste premesse siamo convinti che Assogiocattoli possa costruire insieme all’Antoniano di Bologna un percorso comune legato alla stessa visione del mondo dell’infanzia per dire a tutte le famiglie che i bambini hanno uno dei più bei diritti della nostra società: quello di giocare».