Il Giocattolo, come altri prodotti made in Italy, mantiene le sue posizioni sul mercato mondiale grazie alla qualità, alla tecnologia e ai grandi brand del nostro design. A Natale 2007 i dati della produzione e dell’export di giocattoli indicavano che il settore è rappresentato da 779 imprese, il 92% piccole aziende artigianali con meno di 20 addetti, che fronteggiano senza perdere terreno sui mercati internazionali l’invasione dei prodotti cinesi. Per Assogiocattoli che riunisce 250 imprese industriali produttrici di giocattoli, addobbi natalizi, biciclette per bambini e articoli per l’infanzia, nel 2007 le aziende hanno fatturato complessivamente 2,2 miliardi di euro, con un export pari a 774 milioni di euro, mentre il consumo interno ha raggiunto un valore pari a 4,4 miliardi di euro. «L’industria italiana del giocattolo – afferma Roberto Bonazzi, presidente Assogiocattoli – ha retto bene la concorrenza orientale grazie alla sua capacità di realizzare nuovi prodotti nei quali il ruolo dell’elettronica è fondamentale. Prodotti tecnologici di alto livello qualitativo quali bambole interattive, cosole elettroniche, automobili per bambini radiocomandate dai genitori. Il settore ha risentito e risente della crisi del dollaro sul mercato internazionale e di quella dei consumi sul mercato interno. Riesce, però, a mantenere le sue quote grazie a una strategia produttiva che consente alle imprese di offrire prodotti di alto livello a prezzi contenuti con la delocalizzazione di parte della produzione nei paesi a basso costo del lavoro mantenevo però in Italia la progettazione, la ricerca, il marketing e la fabbricazione dei giocattoli di alta gamma». «Anche in Cina, dove sta emergendo un nuovo ceto medio – prosegue Bonazzi – si parla di oltre 100 milioni di persone, cresce la domanda di giocattoli italiani. Il futuro della nostra industria in uno scenario così competitivo però si gioca tutto sull’innovazione che anticipa i gusti dei piccoli consumatori, sempre più influenzati da video, pc, telefonini, internet e dai grandi brand che guidano i consumi. Le nostre aziende pertanto attuano una politica di licenze per l’utilizzo dei character del cinema e della tv e realizzano giocattoli che emulano prodotti con marchi famosi, piccole cucine Scavolini, mini-caffettiere Bialetti baby lavatrici Ariston. Il mondo degli adulti ha ormai violato il confine che lo separava da quello dei bambini e i giocattoli si adeguano». Fonte Italia Oggi.
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