Assogiocattoli: l’associazione chiede al Governo un decreto salva-pubblicità

Assogiocattoli, l’associazione italiana imprese addobbi e ornamenti natalizi, giocattoli, giochi e modellismo, articoli di puericultura, ha spedito oggi ad alcuni rappresentanti del Governo una lettera in cui chiede un decreto salva-pubblicità. Se infatti entrerà in vigore entro breve la legge Gasparri, con l’emendamento già approvato dalla Camera, da questo Natale potrebbe essere vietato l’utilizzo dei minori di 14 anni nei messaggi radiofonici e negli spot tv, con un conseguente blocco di tutte le campagne del settore giocattoli, già pianificate da mesi. A firma del presidente Roberto Bonazzi, Assogiocattoli esprime a Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, al Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e al Ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano, “la più profonda preoccupazione qualora la legge non ritorni alla formulazione originale”, ovvero senza l’emendamento che Rifondazione Comunista ha fatto approvare alla Camera dei Deputati. Secondo quanto riportato da Bonazzi nel testo, pare che il Governo abbia allo studio delle proposte per continuare a utilizzare i minori negli spot, tramite un decreto legge ad hoc da presentare una volta che la legge Gasparri diventerà operante. Proprio su questa possibilità fa leva Assogiocattoli che chiede “una soluzione positiva che riporti lo “status quo” nel minor tempo possibile: se infatti i tempi di approvazione della Gasparri potrebbero slittare a fine anno, i danni per il settore, anche se scongiurati per il Natale (che per il settore giocattolo vale il 60% delle vendite) potrebbero comunque riversarsi sul periodo di Carnevale e Pasqua, per il quale le aziende stanno già preparando e pianificando le campagne pubblicitarie. Assogiocattoli suggerisce perciò almeno una “moratoria per i filmati già realizzati” oppure che “il decreto legge sia operante dal giorno successivo all’entrata in vigore della legge Gasparri”. Infine Assogiocattoli chiede al Governo un incontro di approfondimento con “i collaboratori che più da vicino si occupano dell’argomento”.