Il 2008 è un anno particolarmente difficile per il giocattolo, in particolare a causa del rapporto sfavorevole dollaro-euro. La produzione nazionale, che vale 1 miliardo di euro di cui il 50% è destinata all’export, secondo una stima di Assogiocattoli potrebbe subire una contrazione del 5%. «La crisi noi la sentiamo dall’inizio dell’anno – spiega Roberto Bonazzi, presidente di Assogiocattoli – e anche se adesso il cambio inizia a tornare più favorevole, per le esportazioni ormai gli ordini sono fatti e l’anno si chiude in flessione». Anche il Natale, a parere di Assogiocattoli, sembra non promettere granché: «Gli ordinativi sono in linea con quelli degli anni passati – spiega Bonazzi – anche perché li chiudiamo a settembre, quando ancora l’orizzonte non sembrava così incerto. Il problema adesso è che la merce non esce dai negozi e il pericolo è l’appesantimento degli stock in magazzino. Noi speriamo ancora che alla fine possa andare come l’anno scorso, ci auguriamo un rush finale negli ultimi 15 giorni, anche se questo comporterà ulteriori ribassi di prezzi in Grande distribuzione». Fonte: Il Sole 24 ore 10/12/2008.
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