Assogiocattoli: nonostante la crisi, al giocattolo non si rinuncia

Il mercato dei giocattoli ha chiuso il 2003 in leggera crescita. Complessivamente il mercato vale in Italia un miliardo di euro, con 250 aziende attive e 4.500 dipendenti. Alla luce degli andamenti del Natale 2003, non particolarmente brillanti se non per i prodotti di posizionamento medio-basso, le previsioni per il 2004 sono di una crescita regolare senza picchi di rilievo. “Anche il mercato dei giocattoli ha risentito della crisi dei consumi – commenta il segretario generale di Assogiocattoli Giovanni Battista Orsi – ma le statistiche dimostrano che il giocattolo è una delle prime categorie di prodotto a cui il consumatore non è disposto a rinunciare”.Secondo i dati riportati oggi dal Sole 24 ore gli investimenti pubblicitari del settore sono aumentati nel periodo gennaio-novembre 2003, attestandosi a 105 milioni di euro contro i 96 milioni del 2002 con punte più rilevanti fra i giochi per l’età prescolare e quelli di società, mentre scendono costruzioni e peluche. Tra i prodotti più venduti nella Grande distribuzione per fatturato 2003 abbiamo: Video Karaoke di Giochi Preziosi (18.735 pezzi), Supermag 102 di Plast Wood (47.303 pezzi), Beby mia di Giochi Preziosi (18.319) e il Registratore di cassa Barbie di Mattel (15.851). Secondo i dati di Npd, inoltre, il 35% del mercato è veicolato dalla Gdo che ha visto una crescita nel 2003 del 2,9% per un valore di 346 milioni di euro. Tra le prime aziende per fatturato 2003 (mln) in Italia troviamo Giochi Preziosi (72,9 milioni), Mattel (47,2), Hasbro (22,6), Clementoni (14,6), Globo (13,5), Lego (12,1), Mac Due (10,5) e Chicco (10,4).

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