È stato presentato il 19 novembre scorso a Roma, presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Marini, il V Rapporto Nazionale sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Questo importante progetto di ricerca, realizzato in collaborazione con l’Istituto Eurispes, rappresenta una tappa fondamentale per la comprensione dei tanti interrogativi che i bambini e gli adolescenti pongono al mondo degli adulti ogni giorno. Un dato significativo che emerge riguarda l’uso e la qualità del tempo libero fra i bambini. Il risultato è che i bambini non hanno più tempo per giocare, presi dai ritmi frenetici di una vita che ricalca in gran parte quella degli adulti, che devono sempre avere un’attività con cui impegnare i momenti di assenza di lavoro. L’alternativa a questa serie di attività per le giovani generazioni è la televisione. Ormai l’equazione è tempo libero = uso dei mezzi di comunicazione di massa. A fare le spese della diffusione della Tv non sono né la scuola né le attività extra scolastiche, ma il gioco che nella vita del bambino svolge una funzione insostituibile. «Tramite il gioco – afferma Ernesto Caffo presidente del Telefono Azzurro – il bambino si abitua a confrontarsi con il modo in cui gli altri lo vedono e lo percepiscono, imparando a comunicare con se stesso e a ricercare una mediazione tra le sue aspettative e quelle che la società ha su di lui. Attualmente tra l’altro il gioco tradizionale lascia il posto al videogioco che concede meno spazio alla creatività individuale». Accanto ai videogiochi si va inoltre ampliando il numero di bambini, anche piccoli, che navigano in rete. Sono 350 mila i piccoli navigatori italiani che ancora non hanno finito le scuole elementari. In generale diminuiscono le attività sociali come i giochi di strada e di cortile, e i bambini per il 25% del loro tempo libero stanno in casa. I giochi preferiti dai 3 ai 5 anni sono: attività creative (59,1%), giochi di movimento (52,4%), bambole e pupazzi (48,1%), automobiline (39,7%). Dai 6 ai 10 anni i gusti mutano: vengono preferiti i giochi di movimento (61,3%). Il disegnare (52,7%) e i giochi con la palla (47,3%). Emerge sempre più il videogioco (44,9%). La console è presente nella cameretta di un bambino su tre (35,8% dei casi) e il 16% del campione passa fino a due ore al giorno davanti al monitor.
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