Bandai, il futuro nel segmento Kidult

Gianluca Ferrara, Business Manager Italy, spiega le strategie del secondo semestre dell'azienda
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Quali performance avete registrato nella prima parte dell’anno?

«Dopo un Natale che ci ha riservato più di una soddisfazione, siamo ripartiti con slancio nel nostro percorso di crescita graduale e sostenibile. Stiamo consolidando la posizione strategica nel mercato italiano, lavorando ogni giorno per rafforzare le partnership a tutti i livelli e coltivando un dialogo continuo con il nostro pubblico, integrando touchpoint fisici e digitali. I risultati sembrano darci ragione: in termini di sell-out (Npd aprile) abbiamo registrato un tasso di crescita a doppia cifra».

Quali sono state le principali problematiche con cui avete dovutoconfrontarvi?

«Ancora una volta, sono fattori esterni all’azienda e al mercato a destare i maggiori interrogativi. Lo scenario macroeconomico e geopolitico incerto da un parte non favorisce un clima disteso e di ottimismo tra gli operatori di mercato, dall’altra pone lo stesso utente finale in una situazione di preoccupazione che si ripercuote sulle decisioni di acquisto. Contestualmente, sul fronte della catena di approvvigionamento, il trend di aumento combinato dei costi delle materie prime, energetici e logistici, continua ad avere un impatto considerevole. In questo contesto, alimentato da variabili esogene fortemente instabili, fare delle previsioni della domanda e di vendita attendibili diventa un esercizio molto sfidante».

Quali sono le vostre strategie per il secondo semestre?

«La decisione d’acquisto è sempre più il risultato di un processo tutt’altro che lineare. La molteplicità di strumenti a disposizione degli utenti, la sempre più pronunciata granularità dell’offerta di contenuti e prodotti, la fluidità e l’eterogeneità dei consumatori hanno messo completamente in discussione modelli consolidati. In un contesto così complesso e in continua evoluzione, Bandai non può che avere come faro la propria brand identity dotata di grande personalità e straordinaria riconoscibilità, che cerchiamo di nutrire costantemente con un’offerta di prodotto armonica, coerente e di appeal che riesca a conquistare un pubblico di fan di tutte le età e sempre più trasversale. Naturalmente, non possiamo che guardare con attenzione a due grandi macro tendenze che si stanno affermando con forza e che sono già parte del nostro dna aziendale: la nuova “Golden Age” dei contenuti made in Japan, che vede un incremento esponenziale di popolarità di anime e manga a livello globale, e l’espansione dei segmenti kidults e collezionisti».

E le vostre previsioni?

«Non è facile avventurarsi in previsioni in un quadro così fluido. Preferirei parlare di obiettivi: consolidare, con equilibrio, continuando a crescere in maniera sostenibile, un passo alla volta. Abbiamo gettato le fondamenta per costruire un futuro solido, che sia capace di generare valore per tutti gli attori coinvolti, utenti finali, distributori, retailer, fornitori. Tutti partner di una catena del valore che tende al medio-lungo periodo, ma che è capace di auto alimentarsi anche nel breve. Senza dimenticare la nostra missione più alta, vero faro del nostro lavoro: portare a tutti, senza alcuna distinzione, “Dreams, Fun and Inspiration”. Oggi più che mai ce n’è bisogno».

Puoi leggere l’inchiesta completa “High Season – Work in progress”, che fa il punto sulla prima parte dell’anno, sulle principali problematiche affrontate e sulle strategie per il secondo semestre dei principali player dell’industria del giocattolo sul numero Giugno/Luglio di Toy Store, disponibile gratuitamente su:

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