Come e con quale mission nasce il progetto Bangarang?
Valerio Franzoso: Bangarang nasce a fine 2020 dall’unione di tre papà, Giorgio, Lorenzo e il sottoscritto. Nel 2021 entrano anche due mamme, Pamela e Alessandra. L’obiettivo della società è proporre giocattoli artigianali progettati, realizzati e confezionati a mano nel nostro laboratorio a Milano. Puntiamo su qualità, innovazione e Made in Italy. A fianco dei classici giocattoli di ispirazione montessoriana studiamo nuovi prodotti, frutto della nostra creatività e innovazione. La lavorazione artigianale, curata in primis da Lorenzo, permette unicità e altissima qualità in ogni pezzo finito, rendendo così ogni oggetto unico. Abbiamo scelto un percorso di crescita che, seppur più lento rispetto ad altre possibili strade, deve necessariamente sposarsi con i nostri valori e il nostro approccio.
Realizzate anche progetti personalizzati?
Lorenzo Nunzella: Lavoreremo su questo aspetto con la nuova linea dedicata all’arredo e alla decorazione della cameretta, in questo momento focalizziamo la produzione su articoli non personalizzabili.
Come raggiungete oggi il consumatore?
Alessandra Manfredi: Da quando è partita la commercializzazione nella primavera 2021, siamo presenti fisicamente in diversi negozi selezionati in Italia e all’estero, online c’è il nostro e-shop e la pagina sul marketplace artigianale Etsy. Raggiungiamo anche il mercato B2B attraverso piattaforme wholesale, oltre al contatto diretto con i retailer in Europa e USA. Vogliamo crescere e far conoscere a nuovi mercati la nostra proposta.
Come utilizzate i social network?
Pamela Porpora: Siamo presenti su IG e FB come @bangarang.toys. I social ci aiutano a presentare i nostri articoli, ma sono altrettanto fondamentali per veicolare la filosofia alla base della nostra azienda: il gioco come motore di sviluppo delle abilità dei piccoli, la condivisione del momento ludico, la sostenibilità legata al mondo giocattoli. Ci piace l’idea di mostrare il contenuto delle nostre scelte e il perché di quello che facciamo: le persone che ci seguono e interagiscono con noi lo hanno capito e sostengono il nostro progetto, segno che il nostro modo di essere e comunicare ha fatto breccia e conquistato una vasta platea.
Siete presenti con la vendita online?
Pamela Porpora: Il nostro e-shop www.bangarang.eu è il punto di riferimento, dove si possono trovare tutte le linee, oltre a qualche curiosità sulla squadra e sul progetto. Per rafforzare la nostra presenza internazionale ci affidiamo anche a Etsy, che ci aiuta a raggiungere la nostra audience di riferimento sui mercati stranieri.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Giorgio Scaffazzillo: Ci piacerebbe ampliare il catalogo fino a poterci rivolgere a ogni fascia di età. Potenzialmente vorremmo accompagnare l’utente in tutte le fasi della vita, dai primi passi fino alla scuola…e anche dopo, fino all’età adulta, con giochi stimolanti intellettualmente ma comunque divertenti. Un catalogo ampio e vario ma reso coerente da principi di fondo stabili, per quanto declinati diversamente a seconda del target di riferimento.
Pamela Porpora: In Bangarang intendiamo il gioco come mezzo inclusivo, che accoglie e avvicina tutti i bambini, anche quelli con disturbi/difficoltà cognitive. Per esempio, abbiamo finalizzato alcuni prodotti con font per aiutare i bimbi con DSA nella lettura, cercando così di coinvolgere tutti i piccoli (e i loro genitori) nel processo di gioco e crescita.
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