Come sta cambiando internet l’interazione tra il cliente e il punto vendita?
«Lo sta cambiando in almeno tre modi: sta facendo sì che le persone arrivino in negozio dopo un lungo percorso online di assunzione di informazioni, vaglio delle alternative e approfondimento delle caratteristiche del prodotto o del servizio. Per questo le competenze tecniche e le soft-skills relazionali e commerciali del responsabile del punto vendita sono ancora più importanti di un tempo; sta portando ad avvalersi dello smartphone per comparare opportuntà e prezzi in-store e opportunità online. Per questo il negozio dovrebbe compensare la debolezza sul prezzo con altri valori tra i quali, in primis, l’assistenza; sta aprendo nuove vie per l’uso del digitale in negozio attraverso totem digitali ed uso della realtà aumentata per esempio per fornire le recensioni e le opinioni, area che oggi premia e differenzia con forza l’online rispetto all’offline».
Può essere importante aprire un blog per un punto vendita? Quali risultati può portare al punto vendita?
«Il blog ha due compiti, uno strumento ed uno finale. Strumentalmente, un blog è un ottimo modo per posizionarsi sui motori di ricerca soprattutto attraverso contenuti tutorial. In secondo luogo, con un taglio maggiormente legato all’ascolto ed al confronto con gli utenti, è un canale di fidelizzazione della clientela. Se le risorse non consentono di aprirlo, la seconda strada è gestibile sulle piattaforme digitali».
Come è possibile valorizzare la propria attività tramite Google?
«Oltre a quanto già detto, occorre considerare il crescente ruolo di Google Maps i cui risultati determinati dalla registrazione del negozio su Google Places rende possibile essere presenti nella ricerca locale di Google. Se consideriamo che 4 ricerche su 10 in Italia oggi hanno un “intento locale”, capiamo quanto è importante attivare e curare le presenza su Google Maps».
E con Foursquare?
«Foursquare ad oggi non ha saputo decollare nel nostro Paese. Più in generale è determinante monitorare e lavorare sulla reputazione del negozio e far sì che il maggior numero di persone possibili lasci la propria opinione sulla Rete in merito all’esercizio commerciale così che l’immagine dell’azienda non sia determinata solo da coloro che ne hanno vissuto delle criticità».
Con quali operazioni può creare l’esperienza digitale del consumatore in negozio?
«Oltre a quanto già detto, è interessante il metodo usato da molti locali che, in cambio dell’accesso al wifi, ottengono il like alla Pagina Facebook o l’iscrizione alla newsletter. A quel punto però il piano editoriale deve essere interessante e arricchente altrimenti si sarà persa un’occasione di fidelizzazione del cliente».
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