Città del Sole, 50 anni di passione

Intervista con Graziano Grazzini, AD e azionista di maggioranza di Città del Sole

L’intervista a Graziano Grazzini, AD e azionista di maggioranza di Città del sole, gruppo fondato nel 1972 da Carlo Basso che quest’anno ha compiuto l’importante traguardo dei suoi primi 50 anni.

Città del Sole ha compiuto i suoi primi 50 anni: come si è evoluto il Gruppo?

Non si può parlare di Città del sole senza ricordare Carlo Basso, fondatore del Gruppo e persona straordinaria. Un illuminato, un imprenditore capace di precorrere i tempi. Il Gruppo è nato nel 1972 grazie a un’importante intuizione. Cresciuto in una famiglia di intellettuali, Carlo ha presto abbandonato una carriera accademica che non sentiva propria per dedicare la sua vita ai bambini. Prima con un esperimento di servizio di presa e consegna a domicilio di pannolini lavabili, stroncato poi dall’avvento di quelli usa e getta, a cui avrebbe voluto aggiungere un servizio di noleggio di passeggini e carrozzine, e poi con l’intuizione geniale di voler offrire a un pubblico più ampio un regalo, un giocattolo ricercato, con un tocco e soprattutto una funzione completamente diversa da quello che era, e che è ancora oggi, il mass market. Tutto nacque infatti dall’esigenza di Carlo di regalare alle figlie (tre, di cui due gemelle, ndr) dei giochi più particolari e di nicchia che non riusciva a trovare nei negozi. Ed è così che, dopo essersi messo d’accordo con un’azienda inglese, la Galt Toys, nostra partner ancora oggi, apre a Milano il suo primo punto vendita dedicato a quello che lui amava definire “gioco creativo”.

Che poi è alla base della filosofia che seguite ancora oggi…

Esatto. Gioco creativo significa un gioco che stimoli e accompagni il bambino in ogni fase della sua crescita, cioè che sia adatto al momento preciso in cui lo sviluppo lo richiede e che, soprattutto, sia un gioco con cui interagire, un gioco che stimoli la curiosità, la voglia di giocare insieme. Erano gli anni ’60, e questo tipo di pensiero non era così comune. Che Carlo Basso fosse un antesignano lo si evince anche da alcuni principi su cui si basava il suo concetto di assortimento, in atto ancora oggi. Il primo è il no licensing, mentre il secondo è il no gender, concetto oggi già più diffuso ma assolutamente non in voga a quei tempi. Proprio in base alla nostra filosofia Città del sole rappresenta oggi la struttura più importante in una nicchia di mercato, ovvero quella del gioco creativo e di qualità.

In questo ultimo anno, proprio in concomitanza con il vostro importante anniversario, ci sono stati cambiamenti importanti nel Gruppo…

Sì, sostanziali direi. Qualche anno fa io, che già possedevo una piccola quota della società, ho acquisito dagli eredi della sorella di Carlo la loro quota diventando così un azionista di maggioranza. Alla fine dell’anno scorso, invece, le figlie di Carlo hanno venduto, supportate da me, le loro quote a un’azienda francese del settore, la Oxybul del gruppo ÏdKids. Sono molto contento di questa partnership perché si tratta di un gruppo familiare molto variegato e solido, soprattutto nel settore abbigliamento (posseggono Okaïdi – 140 negozi in Italia – e Jacadi), che registra quasi un miliardo di fatturato l’anno. In Francia sono molto conosciuti anche e soprattutto per la catena di negozi di giocattoli Oxybul, che condivide con Città del sole la stessa visione, la stessa filosofia e gli stessi principi che ci guidano da cinquant’anni e che ci aiuteranno a garantirci anche i prossimi 50. Anche perché non siamo ciechi rispetto all’evoluzione del mercato. Abbiamo accompagnato in Italia la startup di Lunii, quella scatoletta francese che racconta le storie ai bambini. Questo perché riteniamo che un prodotto, sia pure tecnologico o elettronico, se possiede la combinazione di elementi che ci contraddistinguono è benvenuto nella nostra gamma di prodotti.

L’intervista completa la trovate sul numero di Toy Store di Settembre, disponibile sulla App scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play. Oppure potete scaricare gratuitaimente il PDF cliccando QUI.

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