Intervistato da Editoriale Duesse, Pietro Giordano, segretario nazionale Adiconsum, è intervenuto sul dibattito sulla sicurezza del giocattolo, inviando le parti a rinforzare l’informazione presso i consumatori e coinvolgere anche le associazioni che li rappresentano nell’elaborazione di nuove proposte ad integrazione delle normative già in vigore. «Quella dei giocattoli è una categoria a cui deve essere prestata la massima attenzione – ha dichiarato Giordano – anche in considerazione della categoria di soggetti a cui il prodotto è rivolto. A tal fine importante, anzi decisiva, diventa l’informazione, rivolta a quanti acquistano i prodotti e a tutti coloro – in particolar modo i genitori – che li utilizzano assieme ai figli. È importante considerare la scelta del giocattolo una scelta importante, che deve quindi essere ben ponderata e mirata alla funzione che il gioco assume nella crescita dei minori. Sarà quindi importante leggere le indicazioni apposte sul prodotto o sull’involucro, anche quelle relative alla età che sono funzionali a sviluppare specifici profili anche psico-sociali ed attitudinali, al fine di assicurare divertimento e crescita». Quanto alla sicurezza, il segretario di Adiconsum aggiunge che «le disposizioni esistenti devono tenere il passo con i nuovi prodotti ed allinearsi alle recenti ricerche in questo settore. Le nuove proposte dovrebbero integrare la normativa già in vigore rendendo il mercato dei giocattoli sempre più sicuro. Questo è possibile tenendo sotto controllo e monitorando l’intera filiera attraverso un tavolo tecnico del settore che coinvolga associazioni di categoria ed associazioni dei consumatori in una logica di confronto e dialogo continuo, capace di individuare standard di qualità e certificazione del settore capace di creare il giusto distinguo – in un settore troppo spesso sottostimato e che riceve attenzione soprattutto verificandosi noti fatti di cronaca – piuttosto che per le azioni concrete ed importanti che lavorando assieme è possibile realizzare. Adiconsum crede sia però necessario fare un passo in avanti e incentivare la cultura del dialogo assieme alla realizzazione di programmi partecipati, attraverso cui creare una nuova e diffusa cultura del gioco come crescita sana anche sociale».
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