Come cambia il consumatore?

Com’è cambiato il consumatore?

«Il caso del consumatore nel mondo giocattoli è leggermente differente dagli altri settori. Intanto è un mondo in cui chi fa l’acquisto non è chi usufruisce del bene acquistato, il che porta già le aziende ed i commercianti ad utilizzare due canali e due linguaggi di comunicazione abbastanza differenti. Negli ultimi anni, il genitore è diventato più attento alle promozioni e meno disponibile a cedere alle “pressioni” del piccolo cliente consumatore. E i bambini, i nostri “clienti finali”, sono diventati più smaliziati, meno affascinati dal concetto di sorpresa e di stupore, bombardati come sono da messaggi e comunicazioni che gli arrivano da tutti i media a cui hanno oramai facilmente accesso».

È più tecnologico?

«Senz’altro anche il bambino più piccolo è oramai un utente di smartphone, tablet e computer, con un utilizzo prettamente ludico. E spesso questi oggetti tecnologici diventano un competitor del giocattolo tradizionale, non tanto per l’appeal che hanno quanto perchè sono sempre disponibili e sono anche lo strumento che unisce due generazioni, grandi e piccoli, nei momenti liberi dello stare assieme».

Utilizza lo smartphone in negozio?

«Il bambino difficilmente. Anche nel genitore adulto questa propensione è sensibilmente minore rispetto ad altri settori, poichè la fisicità e la magia del giocattolo, uniti alla necessità di sceglierlo assieme al bambino, rendono meno “mediata” questa relazione. Inoltre, non trattandosi nè di un bene di prima necessità, nè di un bene completamente velleitario, difficilmente il confronto sui prezzi è così serrato, soprattutto per gli articoli di fascia prezzo medio bassa e per gli articoli di acquisto d’impulso».

Quale comportamento assume in negozio?

«In negozio il bambino è più smaliziato e meno “incantato”, per cui bisogna trovare nuovi modi per fargli vivere un’esperienza d’acquisto magica e coinvolgente».

Oggi il cliente cerca una vera e propria Shopping Experience in negozio: come rispondete a questa esigenza?

«In passato abbiamo cercato di lavorare molto sull’allestimento dei negozi, rendendoli quanto più possibile accoglienti, colorati e investendo molto anche sulla qualità dell’esposizione. Un’esposizione “ragionata” che non inseguisse solo le vendite, ma cercasse di guidare il consumatore nell’esplorazione del punto vendita. Abbiamo inoltre dotato tutti i nostri punti vendita di televisori grandi, di musica a tema, di espositori con video led per far scoprire il giocattolo nel suo utilizzo e di etichette parlanti».

Come state modificando il negozio per andare incontro alle esigenze dei nuovi consumatori?

«Oggi tutto questo non basta più, ed è per questo che siamo continuamente alla ricerca di nuove soluzioni, multimediali e coinvolgenti, per fare di ogni acquisto un’esperienza».

Come sarà il consumatore del futuro?

«Se da un lato sarà sempre più consapevole e smaliziato, dall’altro sarà anche alla ricerca di momenti unici e di una tensione evocativa e comunicativa che rendano il momento dell’acquisto un momento dedicato a sè stessi, allo stare insieme, al provare emozioni».

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