Secondo quanto riportato dal blog della kermesse Kind und Jugend, nell’ambito della vendita al dettaglio la digitalizzazione è andata particolarmente avanti. Ma cosa caratterizza un buon negozio online? Gli esperti indicano come elementi essenziali una presentazione dei prodotti vivace e attraente, con foto invoglianti e integrate da un’utile funzione di zoom, e modelli che rappresentano gli oggetti a 360 gradi. Video che mostrano l’articolo in vendita, informazioni concise sulla sua validità e sulla fascia di età a cui è destinato, certificazioni di qualità e di collaudo del prodotto, così come le recensioni dei clienti stessi, forniscono tutte le informazioni che un genitore può desiderare. Servizi come la possibilità di restituire il prodotto acquistato senza costi aggiuntivi, un indirizzo da contattare per informazioni, una funzione di ricerca che indichi l’ubicazione del produttore per mezzo di una mappa interattiva e “liste dei desideri” digitali, stimolano la decisione di comprare. Accanto a questi elementi indispensabili, una caratteristica che può essere interessante possedere è l’ottimizzazione del sito per l’utilizzo da tablet e smartphone. I rivenditori dovrebbero sfruttare il canale del commercio online e, nello stesso tempo, continuare con i punti vendita tradizionali. In effetti, la vendita online ha modificato abitudini e aspettative dei clienti già da qualche anno. Molti di loro vorrebbero trovare funzionalità digitali all’interno dei negozi, e sta aumentando il numero degli acquirenti ibridi, che potrebbero cercare informazioni in internet per poi effettuare il loro acquisto in negozio, così come fare il contrario. Per soddisfare le aspettative dei consumatori, i rivenditori devono investire nel design dei punti vendita e in strumenti digitali come vetrine interattive e app che permettano loro sia di assistere il cliente, sia di avere i requisiti tecnici per inviare manuali o documenti relativi alla garanzia della merce direttamente allo smartphone dell’acquirente. «La parola magica è ‘differenziazione’ – sottolinea Michael Gerling, direttore dell’ EHI Retail Institute – Inoltre, è consigliabile una stretta correlazione tra negozio reale e punto vendita online, che può, per esempio, permettere al cliente di controllare in internet se un prodotto è disponibile in negozio e ordinarlo immediatamente, oppure di eseguire un reso di merce acquistata online presso un punto vendita. Oltre a ciò, più l’articolo acquistato ha bisogno di spiegazioni per essere utilizzato – per esempio un passeggino – più il cliente apprezza la consulenza individuale e il servizio disponibili in un punto vendita reale, e questo è un evidente vantaggio per i negozianti al dettaglio. La digitalizzazione sta modificando l’intero settore del commercio al dettaglio: l’applicazione di un modello di vendita multi-canale sarà la forza trainante del futuro. Il nocciolo della questione non è se sia meglio vendere online o in negozio, ma è creare un’esperienza positiva per il consumatore, sia nel punto vendita reale che in internet».
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