Contraffazione: commercio illegale di giocattoli dalla Cina

Nasce dai controlli sulle merci in transito al porto di Civitavecchia e termina in un magazzino a Fiumicino l’ultima operazione delle Fiamme Gialle per contrastare l’illecita commercializzazione di giocattoli privi della marcatura “CE”. L’analisi sulle merci in ingresso in Italia, effettuata dai Finanzieri della Compagnia di Civitavecchia nel locale scalo portuale con il coordinamento del Comando provinciale di Roma, ha permesso di monitorare una ditta di import-export di prodotti provenienti dalla Cina e di individuare, attraverso successivi riscontri, un magazzino sito a commercity, nel comune di Fiumicino. Nel magazzino, pieno di ogni genere di merce pronta ad essere smistata nelle rivendite di Roma, i Finanzieri hanno trovato oltre 20.000 giocattoli privi della marcatura “CE”, prevista dalla normativa comunitaria ed italiana a tutela della genuinità dei prodotti destinati ai bambini.Tra l’altro sono state rinvenute e sottoposte a sequestro circa 3.000 “penne shock”, vere e proprie penne che, oltre a scrivere, sono dotate di un dispositivo elettrico funzionante a batteria che provoca una scossa elettrica al semplice contatto fisico. La commercializzazione di questo tipo di dispositivo, estremamente pericoloso ed utilizzato come strumento di autodifesa, è vietata in Italia, in quanto la penna shock viene considerata arma impropria.Il titolare, Y.J. cinese di 41 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma per violazione della legge sulla sicurezza dei giocattoli e per il reato di commercio non autorizzato di armi.

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