Nel 2006 è cresciuto del 32% il numero dei prodotti identificati come pericolosi nell’ambito dell’Unione europea e i protagonisti indiscussi sono i giocattoli. Lo afferma il Rapporto “Rapid Alert System 2006” (Rapex) sui prodotti di consumo che possono causare rischi alla salute dei consumatori, che la Commissione Europea pubblicherà giovedì e che è stato reso noto da Help Consumatori. Nel 2006 la Commissione Europea ha confermato 1051 notifiche attraverso il sistema di scambio rapido di informazioni, un dato che per la prima volta supera il migliaio. Il numero maggiore di queste segnalazioni (24%) ha riguardato la categoria dei giocattoli con 221 notifiche. Per i giocattoli, il rischio maggiore è stato quello di soffocamento (49%) e degli infortuni(19%). Il 2% delle segnalazioni, inoltre, riguardavano giocattoli che potevano causare seri problemi alla vista. In questo lavoro di notifica pochi Paesi sono efficienti: dai dati di Bruxelles emerge che lo svolgono egregiamente i tedeschi (16% con 144 segnalazioni in tutto il 2006, quasi 40 più dell’anno precedente) gli ungheresi (15%, 140 rispetto ai 122 del 2005), i greci (11%) e gli inglesi (10%). Ma tutti questi Paesi erano già molto attivi anche nel 2005. Pessimi e recidivi gli italiani che nel 2006 hanno prodotto solo 6 notifiche (1%, con 4 in più rispetto al 2005). Se si esclude la Cina, da cui provengono la maggior parte (48%) di questi oggetti e i prodotti che hanno un’origine sconosciuta (17%), si scopre che sono la Germania (5%)e l’Italia (4%) i paesi europei che producono il numero maggiore di prodotti pericolosi. Seguono Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone (a pari merito con un 3%) mentre Spagna, Francia e Polonia si contendono ciascuno il 2%. Solo 1% dei prodotti oggetti di notifica da parte del sistema Rapex provengono da Taiwan, Tailandia e Corea del Sud.
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