Contraffazione: ritorna “Operazione Befana” per acquistare giocattoli sicuri

L’Ufficio per la Tutela dei Consumatori del Comune di Roma mette in guardia contro le insidie che si nascondono nei giocattoli contraffatti, un business in costante crescita che nel 2005 ha raggiunto il 12 per cento dell’intero settore con un giro d’affari annuo stimato in 30 milioni di euro. Sono a rischio soprattutto i giocattoli provenienti dalla Cina, Corea, Thailandia, Malesia e Filippine. «Distinguere un giocattolo contraffatto da uno originale non sempre è facile – puntualizza l’avvocato Sergio Scicchitano, delegato del sindaco di Roma alla Tutela dei Consumatori – per rendersi conto basta considerare il fattore prezzo: se è troppo basso bisogna dubitare della qualità e quindi della provenienza del giocattolo. Spesso, inoltre, i giochi contraffatti sono privi della confezione rigida di cartone e sono invece inseriti in buste di cellophane». Così anche per l’epifania 2006 l’Ufficio scende in campo contro i giocattoli contraffatti nell’ambito del piano “Operazione Befana” promossa dall’avvocato Scicchitano che in questi primi giorni del 2006 ha intensificato la campagna di sensibilizzazione e di prevenzione per cercare di evitare il commercio di giocattoli realizzati con materiali scadenti, facilmente deteriorabili e in molti casi anche tossici, falsi e non conformi alla normativa europea. «Il giocattolo contraffatto – dice l’avvocato – è la riproduzione dei giochi maggiormente diffusi presso il mercato ufficiale, realizzata copiando il design del gioco originale e utilizzando un marchio simile a quello vero. Sono prevalentemente reperibili presso i venditori ambulanti o nelle bancarelle dei mercati rionali e sono importati in maggioranza dai Paesi asiatici e sono introdotti in Italia attraverso società di comodo orientali».

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