Contraffazione, un vera piaga per il nostro Paese

Qual è la vostra opinione riguardo la situazione della contraffazione nel mercato del Giocattolo in Italia?

«Quella della contraffazione resta un vera piaga per il mercato del giocattolo del nostro Paese. Oltre il grave danno economico a carico delle aziende che producono prodotti a norma in Italia, il vero pericolo è per il fruitore finale. Il bambino. Un prodotto contraffatto è innanzitutto un prodotto non a norma. E quindi non sicuro».

Vi sembra si sia aggravata nel corso degli anni?

«Il fenomeno nel corso degli anni non è particolarmente aumentato. Quercetti è abituata ad avere da sempre copie illecite dei propri prodotti sul mercato. Il reale cambiamento sta nella forma. Si è passati dalla contraffazione da parte di fabbriche dell’Estremo Oriente, Cina in primis, a un fenomeno più attuale, in cui anche aziende occidentali copiano idee e prodotti con estrema facilità».

Quali tipo di operazioni ritenete siano necessarie per contrastare il mercato del falso?

«Il controllo più importante deve venire dallo stato, che deve non solo imporre normative stringenti, ma soprattutto lavorare sui controlli. Le singole aziende, senza una tutela da parte dello stato, non possono difendersi da questo fenomeno. Importante è anche il ruolo dei genitori, che dovrebbero porsi più domande al momento dell’acquisto, diffidando di prodotti a prezzi eccessivamente bassi».

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