Crisi del mercato in Germania: Haba taglia quasi 100 posti di lavoro

Il momento particolarmente difficile che il mercato del giocattolo sta attraversando ha messo in ginocchio un’importante azienda tedesca, HABA, che a dicembre dello scorso anno aveva avviato una procedura di insolvenza in auto-amministrazione, con la conseguente riduzione di circa 450 posti di lavoro (su 1500). L’azienda ha inoltre dismesso il marchio Jako-o e si è separata dal sito di produzione di mobili di Eisleben, in Sassonia-Anhalt. Haba ha concluso la procedura di insolvenza il 1° marzo di quest’anno ma pare che questi sforzi non siano bastati. Haba ha infatti dichiarato di essere pronta a licenziare altri 97 dipendenti.

L’azienda con sede a Bad Rodach, nell’Alta Franconia, ha annunciato che è stata istituita un’agenzia per la riallocazione con una durata massima di 12 mesi per i dipendenti interessati. Nell’ambito delle misure di riduzione dei costi, è prevista anche la razionalizzazione dei livelli di gestione, la semplificazione dei processi aziendali e il miglioramento delle interfacce all’interno del Gruppo Haba. Il motivo addotto da Haba per il taglio dei costi è che, come per molte altre aziende di vari settori, l’attuale ambiente economico è troppo lento. La direzione e il comitato aziendale hanno informato l’intero personale e i diretti interessati.

“Una misura del genere è sempre un passo indietro, ma purtroppo non c’è alternativa. Dobbiamo ridurre i costi e rendere l’azienda competitiva per il futuro”, ha dichiarato l’amministratore delegato Mario Wilhelm. In precedenza c’erano stati colloqui costruttivi con il comitato aziendale. Secondo Wilhelm, l’azienda è consapevole della propria responsabilità e ha organizzato le misure per il personale in modo socialmente responsabile.

Haba continua a valutare positivamente le opportunità commerciali a medio e lungo termine. L’azienda intende rafforzare la propria organizzazione di vendita in futuro. Questo per sfruttare le opportunità del mercato e avvicinare nuovamente Haba ai suoi clienti.

Fonte: dpa via Süddeutsche Zeitung