Dragon Ball, focus sul licensing della property

Era il lontano 1984 quando in Giappone sulla rivista Weekly Shonen Jump venne pubblicato per la prima volta il manga di Dragon Ball. E solo due anni più tardi venne trasmessa la prima puntata dell’anime che avrebbe cambiato il mondo della televisione. Dragon Ball è oggi uno dei franchise più amati e longevi al mondo, un fenomeno inarrestabile e in continua crescita che vanta un numero infinito di spin-off, film e seguiti che proseguono ancora oggi (vedi la serie Super), oltre che di un ricco progetto licensing che copre ogni tipo di categoria merceologica, dai toys alla moda, passando per food, cartoleria, accessori e molto altro. Tra omaggi del mondo della musica, Goku in versione Super Saiyan apparso nella celebre parata del ringraziamento di New York di qualche anno fa e Adidas che ha dedicato un’intera linea ai personaggi della saga, Dragon Ball è ormai un vero e proprio fenomeno pop globale che attraversa tutte le fasce d’età, passando trasversalmente da kids, tweens, collezionisti e kidults.

Starbright Licensing è agente per l’Italia di Dragon Ball dal 2017, quando è arrivata nel nostro Paese la quarta serie, Dragon Ball Super, ridando nuova linfa a un brand che vantava fino ad allora soltanto un pubblico di appassionati e collezionisti, come ha spiegato Giada Paterlini, Ceo Starbright Licensing: “Questo arrivo a livello mondiale ha avuto un immediato successo ma i bambini della nuova generazione non conoscevano per nulla Dragon Ball, soprattutto il segmento 6-9 anni, perché non avevano visto le vecchie serie animate in Tv e non avevano avuto l’occasione di giocare con i videogiochi. Siamo partiti così con un doppio programma di licensing. Da un lato facendo riscoprire le serie classiche in un’ottica di nostalgia per parlare ai fan, ai teens e alla fascia 35-45 anni che già conoscono il brand e dall’altro un programma di licensing completamente inedito che parlasse alla nuova generazione di bambini”. Allargando il target anche ai kids e ai kidults (partendo quindi dai 2 fino ai 40+ anni), si è potuto anche ampliare a 360° il panorama delle licenze che spaziano dai giocattoli di Bandai alle action figure Funko, dai puzzle di Clementoni agli album di figurine Panini, dai videogiochi Bandai Namco alle Lamincard di Diramix, alle linee moda di OVS, Upim, Celio, Terranova, Alcott, Aw Lab e tanti altri, fino al food con San Carlo, Cerealitalia e Paluani, solo per citarne alcuni.

Ad accompagnare il nuovo lungometraggio al cinema, intitolato Dragon Ball Super – Super Hero, ci sarà un nuovo videogioco multiplayer survival (edito da Bandai Namco) intitolato Dragon Ball – The Breakers, oltre a una nuova linea di giocattoli Bandai che sarà supportata da una massiccia campagna in Tv e sui social. Gianluca Ferrara, Business Manager Toys Bandai, ha spiegato le strategie dell’azienda per l’anno in corso: “Si tratta di un mercato che si muove velocemente e che dà risultati davvero ottimali. Nell’arco del 2022 si aggiunge un mondo di prodotti dedicati ai collezionisti, ai kidults e ai bambini. Si tratta di una collezione profonda e che va a rispondere alle esigenze di mercato colpendo un target sempre più trasversale. Ci sono tantissime novità e prodotti che arriveranno a scaffale nei prossimi mesi e per raggiungere un pubblico così eterogeneo useremo canali di comunicazione diversi, soprattutto, dopo due anni di pandemia, seguiremo l’esigenza di riportare corner permanenti dedicati a Dragon Ball in vari punti vendita”. 

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