Duracell: al sondaggio Toy Survey vince un giocattolo radiocomandato

Da giugno ad oggi 900 bambini europei fra i 7 e gli 11 anni hanno testato una trentina di giocattoli che solo da poco sono in distribuzione. Il test, commissionato da Duracell al gruppo Npd (ricerche di mercato), fa parte dell’annuale ricerca Toy Survey che delinea i gusti dei bambini in materia di giochi e giocattoli. Il vincitore europeo di quest’anno è un elicottero radiocomandato, Rc Helicopter Air Hogs, di cui non è specificato il distributore italiano. Il giocattolo è il primo anche nella classifica italiana (hanno decretato la vincita 100 bambini, 50 milanesi e 50 napoletani), mentre secondo classificato in Italia è il mezzo busto My Model di Zapf, in pratica una testa di bambola da acconciare e truccare. Terzo classificato è NBA Challenge di Lego, campo di Basket con mini giocatori Nba. Oltre ai giocattoli preferiti, il sondaggio ha delineato alcuni atteggiamenti dei bambini: sembra che i piccoli europei in generale siano grandi risparmiatori (soprattutto i tedeschi, per l’82%), mentre per tutti l’acquisto preferito sarebbero vestiti e accessori, per le bambine, e solo in seconda battuta il giocattolo. I maschietti preferirebbero invece gli articoli sportivi e i videogiochi. Le risposte sono state confrontate anche con l’opinione di 800 genitori. I giocattoli vengono per lo più acquistati, in Italia, nei piccoli negozi specializzati e nelle cartolerie. Il 50% degli intervistati italiani preferisce giocare in casa con i propri giocattoli, mentre la tv è preferita come passatempo dal 44%. Solo il 30% ama giocare all’aperto (la media europea è invece del 47%). Il personaggio con cui la media dei bambini europei ama identificarsi è il maghetto Harry Potter, ma in Italia le bambine amano molto il cartoon Hamtaro e i maschietti i personaggi di Beyblade. Infine la scelta dei giochi per il 77% viene fatta dai genitori in base alle indicazioni dei figli, ma mamme e papà italiani sembrano più orientati verso il giocattolo educativo. La pubblicità tv rimane la prima fonte di conoscenza delle novità (76% per i bambini italiani, 71% per i loro genitori), mentre, ad esempio, in Scandinavia si apprendono principalmente da riviste e cataloghi.

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