Editoriale: Per vendere, bisogna conoscere le IP

Che il mercato del giocattolo sia interconnesso alle proprietà intellettuali (IP) del mondo dell’entertainment non è più una novità da molto tempo. È sotto gli occhi di tutti, infatti, come film, serie Tv, anime, fumetti/manga, libri e perfino fenomeni nati sul web possano determinare il successo commerciale di un giocattolo basato su una determinata licenza. In questo scenario, la conoscenza approfondita dei brand e dei contesti culturali da cui provengono è diventata una competenza ormai imprescindibile per tutti gli attori della filiera. Non basta “agganciare” il brand più visibile o il franchise del momento. Un anime in trend non garantisce automaticamente il favore del pubblico kidult, così come una property apparentemente “forte” può risultare troppo inflazionata per generare reale attrattiva. Il rischio è quello di saturare il mercato con prodotti ripetitivi, generici e incapaci di distinguersi dalla concorrenza, risultando così anonimi agli occhi del consumatore. Eppure, nonostante la consapevolezza diffusa su questo tema, non sempre assortimenti e licenze vengono valutati secondo una vera strategia commerciale. A volte manca un’analisi approfondita del pubblico di riferimento, delle sue passioni trasversali e del contesto mediatico in cui un brand vive e respira. È vero che, per la legge dei grandi numeri, una strategia può anche funzionare senza un’analisi approfondita; tuttavia, una maggiore preparazione contribuirebbe senz’altro a ridurre i rischi e ad aumentare le probabilità di successo. Conoscere un brand, oggi, significa sapere a quale generazione parla, quali valori incarna, su quali canali si sviluppa, quali community lo sostengono. È un lavoro che richiede studio, aggiornamento continuo e la capacità di ascoltare e dialogare con un consumatore sempre più informato e selettivo. Solo così è possibile costruire un assortimento – o sviluppare un prodotto – che vada oltre la semplice tendenza, risultando davvero rilevante. In quest’ottica, su questo numero di Toy Store trovate un lungo Speciale Licensing con una panoramica aggiornata sulle property più influenti, pronte a trainare il mercato del giocattolo nei prossimi mesi e per tutto il 2026. In un’industria dove le licenze guidano gran parte delle azioni dei vari player, non c’è dubbio: conoscere è potere. E solo chi conosce davvero il brand – e il pubblico a cui si rivolge – può trasformarlo in un’opportunità vincente.

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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