Telefonini e pc sempre più presenti nella vita dei ragazzi. Si ha un telefonino già tra gli 8 e i 9 anni, che serve, soprattutto, per chiamare papà e mamma spesso assenti, ma, anche, per giocare, fare fotografie e inviare sms ad amici. In media, a 10 anni s’impara, invece, a navigare in internet, anche se non mancano i “precoci” della rete, con i primi click, addirittura, a 6 anni, per trovare materiale per i compiti o scaricare la canzone ascoltata, di nascosto in classe dall’iPod del compagno di banco. A rivelarlo è l’annuale rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, targato Telefono Azzurro-Eurispes, che evidenzia come i nuovi media e la rete stiano creando una nuova leva di cittadini: il 57,5% di bambini possiede un cellulare e il 73,4% un pc. Percentuali in netto aumento tra gli under 20, dove il computer è alla portata del 93% degli intervistati e il telefonino del 96,2 per cento. Ma dietro a questa “socializzazione solitaria” si nascondono, anche, altri rischi, come il bullismo, in crescita, soprattutto, tra i coetanei, o vere e proprie molestie, subite dell’11,5% di adolescenti. A finire sotto accusa, soprattutto, i genitori, spesso inadeguati e impreparati al cambiamento. Ecco, allora, che si compensa con pc e telefonino, ma con il pericolo, sottolinea il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo “di trovarsi da soli di fronte a situazioni e incontri che rischiano di destabilizzare la loro crescita”.
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