Inizia domenica 16 la centesima edizione della fiera del giocattolo americana di New York. La cosiddetta Toy Fair, che ospiterà oltre 1500 espositori presso il Javit’s Center di Manhattan, si concluderà mercoledì 19. L’associazione delle industrie americane TIA, organizzatrice della manifestazione, spera di risollevare le vendite di giocattoli che nel 2002 sono scese dell’1% (da 20,5 a 20,3 miliardi di dollari).L’industria americana dei giocattoli tradizionali, secondo i dati del gruppo Npd diffusi dall’associazione TIA, nel 2002 ha visto al primo posto il settore prescolare e prima infanzia con 2,8 miliardi di dollari e una crescita del 2,1% rispetto al 2001. Anche il settore creativo (arts and crafts) ha visto un incremento delle vendite (del 16%), anche se la crescita maggiore è stata registrata dai modellini e loro accessori (26% in più). In netta discesa sono invece le vendite di bambole e accessori (- 6,3%), che rimangono però il secondo settore per vendite (quasi 2,5 miliardi di dollari) grazie alle best sellers Bratz e Barbie Raperonzolo. Lego ha dominato il settore costruzioni con il brand Bionicle, mentre nel campo delle licenze la vittoria nelle vendite va ai prodotti legati al cartoon giapponese Yu-Gi-Oh (in arrivo in Italia), che ha fatto crescere i giochi di società e i puzzle addirittura del 19%. Per il 2003 occhi puntati in America sullo sviluppo dei giochi scientifici ed educativi, che oggi valgono già 370 milioni di dollari, ma anche ai giochi musicali come il karaoke.
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