G! come Giocare: l’opinione di Dario Bianchi

Toy Store ha incontrato Dario Bianchi per fare un punto sulla kermesse G! come Giocare. «Il nostro evento è nato e cresciuto in quanto, sin dalla prima edizione, abbiamo dare ascolto alle aziende espositrici, ai loro consigli, alle loro esigenze che sono state poi integrate: G! come Giocare è, infatti, stato progettato e poi costruito su richiesta delle aziende stesse. Siamo partiti con la prima edizione nel 2008 dove già, in quel periodo, si percepiva una situazione di mercato generale difficile per gli anni successivi, ma non ci siamo lasciati scoraggiare: con tanto coraggio, grinta, determinazione ed entusiasmo abbiamo contattato le aziende, proponendo una formula innovativa di evento. Possiamo dire che G! come Giocare, ancora oggi, è unico nella sua formula e non esistono altri eventi con queste peculiarità in Italia. Nel 2008 c’erano 40 aziende espositrici e circa 30 mila visitatori mentre, lo scorso anno, le aziende espositrici erano quasi 100 e oltre ben 57 mila presenze da parte del target che le nostre aziende vanno continuamente cercando. E non è finita qui. L’edizione 2012, a oggi, presenta trend di crescita su tutti i livelli, che fanno ben sperare in un altro ennesimo successo dell’evento. Le chiavi del successo? Penso che, di questi tempi, un organizzatore fieristico, oltre a cercare di capire sino in fondo le esigenze di ogni singola realtà, debba essere un “solare” consulente a tutti gli effetti: proporre ciò che realmente serve, concordare e saper consigliare all’azienda la miglior strategia espositiva, l’attività di intrattenimento più efficace, supportare la logistica in fiera e, infine, essere sempre pronto e presente dal primo minuto sulle operazioni di montaggio e smontaggio! Parole d’ordine? Fidelizzazione, qualità e l’attenzione verso il cliente e il miglioramento continuo».

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