Geomag SA ha rafforzato la campagna anticontraffazione del suo prodotto. Molte sono le aziende asiatiche – cinesi e coreane in particolare – che riversano copie e imitazioni di vario genere sul nostro mercato, andando a ledere i brevetti internazionali e spesso non rispettando gli standard di qualità e sicurezza europei.Nel mese di agosto 2005 sono state scoperte alcune scatole di Magmax, copia di Geomag prodotta in Cina, in un punto vendita di Tampere, Finlandia.Le scatole di Magmax, oltre a contenere un prodotto che è l’imitazione dell’originale Geomag, utilizzano anche un logo che ricorda nel carattere quello di Geomag, cosa che contribuisce a trarre in inganno l’inconsapevole consumatore. Geomag SA si è immediatamente attivata contro il distributore tramite il proprio avvocato in Finlandia, e ha bloccato la vendita di Magmax. In seguito è stato imposto al distributore di Magmax di ritirare il prodotto in vendita e di distruggerlo a sue spese. «Geomag SA continuerà a perseguire legalmente tutti i contraffattori che ledono l’immagine del prodotto – ha affermato Giuseppe Frangi, Managing Director di Geomag SA – ma soprattutto la buona fede dei nostri appassionati consumatori, sfruttando una produzione asiatica a basso costo che prevede talvolta anche l’utilizzo di manodopera minorile». Un altro caso simile a questo si è verificato in Danimarca con la copia cinese Geemag, imitazione di tutti i componenti Geomag – barretta, panels, carattere del logo identico a quello Geomag con la sola E al posto della O: Geomag SA ha provveduto, anche in questo caso, ad attivarsi contro il distributore danese della copia, costretto a ritirare dal mercato le scatole di Geemag.
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