Un blitz della Guardia di Finanza di Trieste ha portato al sequestro di oltre 5.000 giocattoli che non rispettavano le norme nazionali e comunitarie sulla sicurezza. Giocattoli pericolosi per i bambini e di cui al momento non è stato reso noto il luogo di produzione. Probabilmente arrivano da qualche fabbrica cinese. Le Fiamme Gialle sono intervenute in numerosi negozi della città e in un deposito, compiendo anche nove perquisizioni. Nel corso dell’operazione di giovedì scorso, resa nota domenica, nove persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste per “violazione alle norme disciplinanti la marchiatura CE, attestante la conformità e sicurezza dei giocattoli”.L’indagine ha infatti accertato, attraverso analisi chimiche effettuate in collaborazione l’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente), che i giocattoli sequestrati contenevano percentuali elevatissime (più di 800 volte il limite massimo consentito), di agenti chimici utilizzati nella produzione. Si tratta di sostanze particolarmente tossiche e quindi nocive alla salute. A coordinare l’attività di polizia giudiziaria, il sostituto procuratore Federico Frezza.
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