Giocattoli (e giocattolai) con un’anima

«Sviluppare un assortimento di giochi che, per ogni fascia d’età, possano accrescere la creatività, la fantasia, la curiosità e la manualità, senza perdere di vista lo scopo principale del gioco che è divertire. Insomma, creare un’offerta alternativa di giocattoli con un’anima e fatti con il cuore». È questa la missione che anima Giorgio Colecchia e lo spinge nel 1996, insieme alla moglie, ad inaugurare a Roma, per la precisione in via Guido Reni 50/52, il punto vendita L’Orso Dado. Toy Store lo ha incontrato non solo per ripercorrere con lui la storia dell’insegna, ma anche per capire, partendo proprio dalla sua esperienza di giocattolaio, l’evoluzione del mercato del Giocattolo negli ultimi anni.

Che tipo di assortimento caratterizza oggi l’insegna? I giocattoli che proponiamo all’interno del nostro punto vendita sono stati scelti sia in base al riscontro verificato tra i nostri clienti, e cioè tra quelli che hanno destato più interesse e maggiore successo, ma anche attraverso una continua ricerca volta a scoprire le novità più interessanti in arrivo da qualsiasi parte del mondo.

Non solo a Roma, siete presenti anche in Rete con un sito e-commerce molto ben fatto. Quando è perché avete scelto di approdare on line? Il sito www.orsodado.com è la naturale evoluzione ed appendice del nostro negozio. Nato nel 2001, ci consente di vendere in tutta Italia garantendo assistenza ai nostri clienti e la massima velocità nelle consegne. Purtroppo negli ultimi anni, e in particolare da quando si è affermato in Italia Amazon, il nostro e-commerce si è ridimensionato moltissimo.

Allarghiamo un po’ il discorso. In che situazione si trova, secondo lei, il mercato del Giocattolo oggi? La fotografia attuale del mercato italiano del giocattolo, e in generale di tutto il dettaglio, anche di altri settori merceologici, non è, a mio avviso, rosea. Non tanto per le crisi economiche, che ciclicamente si susseguono, ma che alla fine sul lungo periodo si compensano, quanto piuttosto per il cambiamento velocissimo che stiamo vivendo, con la rivoluzione digitale che sta modificando le nostre vite e i nostri acquisti. E sarebbe un bene se considerassimo il commercio on line non come un’alternativa al negozio tradizionale. Invece attualmente questa modalità di acquisto sembra sostituire il negozio su strada facendolo gradualmente scomparire. Ormai alcuni clienti entrano in negozio dotati di smartphone per verificare in tempo reale i prezzi dei prodotti on line e confrontarli con quelli da noi praticati. Se sono più bassi la vendita è persa.

La competizione, quindi, si gioca ormai in Rete? Anche per quanto riguarda il Giocattolo la presenza on line delle aziende fornitrici è ogni giorno più importante. In Rete ormai è possibile trovare, per alcune realtà produttive, il catalogo completo a prezzi estremamente concorrenziali. Alla fiera di Norimberga di qualche anno fa affrontai questo discorso con alcune di queste realtà, sottolineando che, a mio avviso, una tale concorrenza avrebbe reso inevitabile la chiusura di molti punti vendita, riducendo nel contempo il portafoglio clienti delle aziende e aumentando il loro rischio con una mancata diversificazione dei canali di vendita. Ritengo che, se la situazione non cambierà, con una concorrenza regolamentata tra i retailer on line e quelli off line, per questi ultimi nel giro di 5 o 10 anni, con l’avvento poi di generazioni sempre più abituate e avvezze allo strumento digitale, sarà molto difficile resistere.

E voi, che progetti avete per il futuro? Noi abbiamo intenzione di resistere, cercando sempre di far provare un’esperienza emotiva a chi entra nel nostro negozio, è, a mio avviso, l’unica cosa che ancora può fare una differenza.

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