La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Salerno ha completato un’indagine nelle scuole per evitare rischi tra i bambini. I dati Istat dell’ultima stima – anno 2002 – contano, su tutto il territorio nazionale, 150 decessi l’anno per incidenti dovuti all’uso di giocattoli non sicuri o a rischiosi giochi d’emulazione. «A Salerno si lavora per prevenire simili tragedie – ha detto il provveditore Luca Iannuzzi della città – La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Salerno ha svolto un’indagine conoscitiva dei giochi pericolosi, su un campione di 220 insegnanti delle materne». Secondo gli insegnanti, pari al 10% del corpo docente dell’infanzia di tutta la provincia, hanno dichiarato che i bambini in classe utilizzano giocattoli forniti per il 78% dalla scuola. Oltre a questi, il 69% degli alunni di scuole pubbliche e il 90% delle private utilizza anche giocattoli personali. Il 38% degli insegnanti ha dichiarato, inoltre, di aver sottratto ai bambini almeno una volta giocattoli pericolosi. Si tratta in prevalenza di piccoli fuochi d’artificio, robot di ferro, giocattoli smontabili, formati da parti di dimensioni tali da poter essere ingoiate, addirittura accendini colorati. Il 62% del corpo docente alla domanda se esiste un modo per verificare la sicurezza dei giocattoli ha risposto sì, il 75% è a conoscenza della normativa specifica per la sicurezza dei giocattoli. Il campione interrogato, quindi, risulta consapevole delle caratteristiche che devono avere i giocattoli per la sicurezza dei bambini. Tuttavia, nelle scuole private il 40% degli insegnanti intervistati non è a conoscenza delle norme di legge e pur ritenendo inopportuno far portare in classe giocattoli personali dei bambini, ben il 70% finisce per tollerarne l’uso.
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