L’associazione mondiale delle industrie di giocattoli ICTI ha comunicato il lancio ufficiale di un processo mondiale di revisione degli standard produttivi per implementare il proprio codice di pratiche economiche e organizzative (Code of Business Practices) approvato da 18 paesi. Durante il 28esimo meeting tenutosi a Pechino dal 5 al 7 giugno, ha affidato dunque alla Cina il compito di sviluppare il nuovo codice. Scopo dell’ICTI è quello di creare un sistema di revisione coerente e soprattutto trasparente per le industrie, che possa avere l’appoggio della distribuzione. E’ stata scelta la Cina, poiché, secondo i dati ICTI, la nazione produce circa il 75% dei giocattoli distribuiti in tutto il mondo: il nuovo codice dovrebbe dunque migliorare gli standard produttivi e le condizioni di lavoro nelle fabbriche (cinesi e non). Durante il meeting di ICTI è stata ribadita inoltre la lotta contro la contraffazione. E’ stato infatti stimato che in alcuni paesi membri più del 20% delle merci sono contraffatte e dunque non corrispondono nemmeno agli standard di sicurezza. Il presidente dell’associazione David Hawtin ha annunciato infine l’ingresso in ICTI dell’associazione nazionale di giocattoli russa. Fondata nel 1974, oggi ICTI raccoglie le associazioni di 20 nazioni e continenti (Australia, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, Ungheria, Italia, Giappone, Corea, Messico, Russia, Spagna, Svezia, Taiwan, Tailandia, Regno Unito e USA). La segreteria dell’ICTI è presieduta attualmente dall’associazione britannica British Toy & Hobby Association.
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