Giocattoli: l’Ue mette al bando alcune sostanze chimiche

Gli ftalati sono un gruppo di sostanze chimiche sospettate di causare danni ai reni, al sistema ormonale e anche il cancro. Sono spesso usati come plastificanti nel PVC soprattutto nei giocattoli per i bambini più piccoli. Il 24 settembre il Consiglio dei Ministri Europeo ha deciso di mettere al bando tre ftalati (DEHP, DBP, BBP), identificati come dannosi per il sistema riproduttivo, da tutti i prodotti per bambini senza limite di età, mentre altri tre (DINP, DIDP and DNOP) saranno proibiti solo per giocattoli e altri articoli per l’infanzia destinati ad essere introdotti nella bocca dei bambini al di sotto dei 3 anni.«Abbiamo aspettato davvero troppo per questa decisione e ci auguriamo che il Parlamento europeo la sostenga quando andrà al voto. È un passo importante perché dimostra che è possibile e doveroso sostituire i composti chimici pericolosi con alternative più sicure. È quanto dovrebbe accadere con il Reach, la nuova politica chimica europea, attualmente in discussione nel Parlamento europeo», ha affermato Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace.«La resistenza dell’industria chimica al bando degli ftalati ha fatto sì che tre di questi (DINP, DIDP e DNOP) saranno ancora ammessi. Visto che la sostituzione delle sostanze pericolose è possibile, occorre una legislazione che imponga l’attuazione di questo principio» ha concluso Polidori. Nel 1999 l’Ue decise di vietare temporaneamente l’uso di sei tipi di ftalati.La decisione attuale intende rendere definitivo tale divieto. La parola finale spetta al Parlamento europeo che si deve ancora pronunciare sulla questione.

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