Giocattoli: limiti più severi per il pvc

Nuovi contenuti massimi di sostanze a rischio nei giocattoli. Sono ormai definitivi i valori limite per la presenza di ftalati, gli additivi impiegati per rendere duttile la plastica e accusati di tossicità per ingestione, nei giocattoli commercializzati in Europa. Una nuova direttiva, infatti, rende ufficiale il divieto di utilizzo di sei sostanze aggiungendole agli allegati della direttiva 76/769/Cee annoverandole tra quelle soggette a restrizioni. Dal 1999 i sei ftalati erano oggetto di un divieto provvisorio, ma le disposizioni limitative già introdotte in alcuni Paesi ora sono estese a tutto il territorio europeo. Il divieto di commercializzazione colpirà prodotti contenenti PVC con concentrazioni superiori allo 0,1% di bis(2-etilesile), di dibutile, di butilbenzile, di diisononile, di dipentile e di diottile. I prodotti per i quali vigono i divieti sono i giocattoli e gli articoli per puericultura, qualsiasi prodotti cioè destinato a conciliare il sonno, il rilassamento, l’igiene e il nutrimento del bambino. Gli Stati Ue dovranno applicare le disposizioni adottate per recepire le nuove disposizioni dal 16 gennaio 2007, mentre la Commissione è tenuta, entro gennaio 2010, a riesaminare le misure di legge, alla luce dei nuovi dati scientifici e tecnici e dei relativi accertamenti sulla potenziale tossicità delle sostanze e dei loro sostituti.

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