Miniscooter erano venduti illegalmente come giocattoli per bambini di età inferiore ai 14 anni. È accaduto a Taranto. La Guardia di Finanza della città ha sequestrato oltre 25.000 miniscooter elettrici importati da Paesi asiatici, a conclusione di un’inchiesta avviata nell’ottobre scorso dal sostituto procuratore della Repubblica di Taranto Salvatore Cosentino. I militari delle Fiamme gialle hanno denunciato 630 persone per frode in commercio. Secondo gli investigatori, i miniscooter o elettrici venivano immessi sul mercato come giocattoli, mentre in realtà, per le loro caratteristiche, avrebbero dovuto essere sottoposti a immatricolazione. In questo modo sarebbe stato eluso il pagamento di una considerevole somma in tributi allo Stato. Il 20 ottobre scorso era stato compiuto nel porto di Taranto un primo sequestro probatorio di 378 scooter elettrici. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, accertata la sicurezza dei prodotti, ha detto che non si trattava di giocattoli bensì di ciclomotori veri e propri, in quanto gli scooter superavano la velocità di sei chilometri orari, la larghezza e lunghezza massima rispettivamente di 70 cm e 1,10 metri, l’altezza massima di 1,35 metri e il peso di 40 chilogrammi. Il magistrato inquirente ha pertanto disposto il sequestro probatorio su tutto il territorio nazionale di questi mezzi dotati di motore ausiliario elettrico di potenza non superiore a 600 watt, che però non rispettavano le caratteristiche indicate dal Ministero.
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