A Zagarolo, un paese a una cinquantina di chilometri da Roma, è stato inaugurato il 19 marzo il Museo del Giocattolo. Vero e proprio viaggio nel tempo, il museo racconta, attraverso l’evoluzione dei giochi per bambini, quella delle abitudini e dei costumi ludici degli italiani (e non solo), in un periodo che copre quasi per intero il XX secolo. Organizzato su due livelli e diciotto sale in un’ala del cinquecentesco Palazzo Rospigliosi, il Museo è dotato di sala convegni, punto ristoro, bookshop e un teatro dei burattini e delle marionette da 50 posti. La visita si snoda attraverso un percorso organizzato per aree tematiche, che puntano a stimolare e favorire un approccio non passivo dei piccoli visitatori a quanto esposto. Anche per questo motivo, grande attenzione è stata posta agli aspetti multimediali, come per esempio la presenza di audiovisivi che aiutano a comprendere meglio la storia dei pezzi esposti.Il cuore del Museo è costituito da due collezioni storiche, quella appartenuta a Nella Cristetto Oppo e quella lasciata a Lisa e Franco Palmieri da Fritz Billig Hönigsberg, collezionista tedesco che, sfuggito al nazismo, dedicò il resto della sua esistenza a raccogliere e catalogare il meglio della produzione europea nel settore del giocattolo. Un’altra fonte molto importante è poi quella di Maria Signorelli, dedicata a burattini e marionette.
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