Nonostante il difficile clima economico che si respira in tutta Europa, l’industria del giocattolo resiste. È quanto emerge dalla quinta edizione della brochure della TIE (Toy Industries of Europe), che annualmente svolge un’analisi della situazione del mercato europeo del giocattolo. La produzione totale di giochi e giocattoli nell’Unione europea è pari a 4,700 miliardi di euro e segna una stagnazione rispetto al 2002. L’Unione europea conta 2.000 aziende produttrici che lavorano nel settore. L’industria del giocattolo impiega quasi 100.000 persone, di cui 53.500 come operai e 45.000 nella ricerca, sviluppo, marketing, vendite e distribuzione. Il 5% delle aziende ha un turnover di più di 40 milioni di euro, mentre l’80% ha meno di 50 dipendenti. Le esportazioni dal mercato UE ad altri Paesi ha un giro d’affari di 1.332 miliardi di euro (inclusi videogiochi) e segna un calo del 13,8% rispetto al 2002. Gli USA sono il principale cliente europeo, con il 18,1% di tutte le esportazioni. La Svizzera è il secondo cliente europeo più importante, e rappresenta il 14,9% delle esportazioni. Le importazioni da altri Paesi verso l’Unione Europea hanno un valore di 7.883 miliardi di euro (sempre includendo i videogiochi) e segnano anch’esse un calo del 12,4% rispetto al 2002. L’Asia rappresenta il principale importatore per il mercato europeo con un 87,9% delle importazioni totali e la Cina rappresenta il 75,5% di tutte le importazioni asiatiche. Il valore di tutto il mercato UE è di 18.231 miliardi di euro e questa cifra segna una crescita complessiva del 5% rispetto al 2002. I videogiochi rappresentano il 27,5% del mercato totale (26,6% nel 2002). «Una delle problematiche che dovremo affrontare in questi anni – ha dichiarato Thomas Eichhorn, Chairman di TIE – è l’incertezza del clima legislativo degli ultimi anni. Abbiamo sempre lavorato a stretto contatto con i legislatori per assicurare condizioni di sicurezza totale a tutti i bambini d’Europa. La competitività dell’industria e la sicurezza dei consumatori dipendono proprio da leggi chiare e ferme, così come la prosperità futura di tutto il mercato del giocattolo». La prossima edizione di Facts and Figures comprenderà anche i Paesi che recentemente hanno fatto il loro ingresso nel mercato Europeo e si passerà dai 15 attuali a 25 nel 2005.
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