Si divarica ancora la forbice fra importazioni ed esportazioni nel settore dei giocattoli. Dai dati Istat riferiti al periodo gennaio-agosto (sono i più recenti disponibili) emerge che il valore delle importazioni, relativamente allo stesso periodo dell’anno precedente, cresce del 18,35% passando da 710,7 a 841,2 milioni di euro; anche le esportazioni crescono ma in misura assai minore, del 4,05%, passando da 493,4 a 513,3 milioni di euro. Come conseguenza di questa dinamica il saldo del settore – negativo per 217,3 milioni di euro nel 2006 – raggiunge i 327,8 milioni di euro, con un incremento del 50,8%. Per quanto riguarda le importazioni, i maggiori incrementi percentuali si sono registrati nei giocattoli tradizionali (+22%) e nel segmento ghirlande elettriche dei tipi utilizzati per gli alberi di Natale (+30%), mentre gli oggetti per le feste, per carnevale o per altri divertimenti registrano un significativo valore di import totale di oltre 62,5 milioni di euro (+ 6,7% sempre negli otto mesi da gennaio ad agosto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Più modesti i movimenti relativi alle esportazioni. Fra i picchi positivi si registra in particolare il trend degli oggetti per Carnevale e feste (+11,37%). Nel 2006 il sistema giocattolo italiano (giochi, giocattoli, biciclette per bambini, addobbi natalizi e per feste: catene luminose, articoli per le feste e carnevale, e articoli di puericultura come passeggini e carrozzine) ha importato prodotti per un valore di 1.355,2 milioni di euro (+1% rispetto all’anno precedente) e ha esportato circa la metà – 816,4 milioni di euro, in aumento dell’1,8%. A questo dato – segnala una nota di Assogiocattoli – contribuisce l’eccellente risultato dell’export di bambole (+41,2%, da 6,3 a 8.9 milioni di euro).
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