Giocattolo USA: consumatori diffidenti

I richiami massicci di giocattoli a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi non hanno avuto ripercussioni solo sui marchi coinvolti ma su tutto il mercato Toy internazionale. È questa l’opinione della maggior parte dei rivenditori di giocattoli americani. «Siamo nel mezzo della bufera – dichiarano – Riceviamo costanti chiamate dai clienti allarmati, mentre i fornitori ci assicurano che stanno intensificane i controlli». La sensazione è che i consumatori statunitensi non facciano tante distinzioni: la percezione che rimane è che tutti i giocattoli siano prodotti in Cina e che non rispettino gli standard di sicurezza. Il Toy Industry Assiciation di New York sta indirizzando i genitori alla U.S. Consumer Product Safety Commission e al Sito Web di Mattel. «Stiamo cercando di far capire ai consumatori che quello che è successo riguarda una piccolissima parte dei prodotti. La faccenda deve essere ridimensionata al più presto». TIA sottolinea in costanti comunicati alla stampa che si vendono negli Usa 3 miliardi di giocattoli l’anno e che un ritiro di 18 milioni di pezzi in tutto il mondo e 9,5 milioni negli USA è nella norma.

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