Tra i gruppi interessati a comprare Giochi Preziosi si è acceso un campanello d’allarme a seguito della questione sicurezza del made in Cina. Da Giochi Preziosi giungono le prime smentite: «I nostri giocattoli, spiega il presidente Enrico Preziosi, vengono prodotti in Cina, ma in base alla normativa europea più stringente in materia. Inoltre i nostri fornitori sono diversi da quelli di Mattel». Giochi Preziosi fa capo al fondo 3i e al presidente Enrico Preziosi. La quota di 3i potrebbe essere venduta, sulla base di una valutazione di un miliardo (12 volte il Mol). Ma un mandato non è ancora stato dato a Morgan Stanley e Rothschild. A bloccare la cessione potrebbe essere la crisi sul mercato del debito. Resta aperta la strada dell’Ipo. Il controllo dell’azienda è stato rilevato tre anni fa da 3i con un leverage buyout finanziato per 300 milioni con Intesa, Bnl, Mcc e Ubm.
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