Giochi Preziosi: il presidente, “ L’Asia? È un’opportunità”

“Fare guerra ai prodotti a basso costo provenienti dalla Cina? Ma se non riusciamo neppure a sequestrare la merce contraffatta che viene tranquillamente prodotta in Italia” afferma Enrico Preziosi, presidente del gruppo Giochi Preziosi, che risponde oggi sul Corriere della Sera allo spunto offerto da Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, il quale ha lanciato un appello sul mercato globale senza regole: secondo il ministro dell’Economia i prodotti cinesi vincono perché non rispettano le regole. “Per me – dice Preziosi – la Cina è stata un’enorme opportunità: quando i suoi prodotti hanno cominciato a premere sui nostri mercati mi sono mosso, sono andato là e ho trovato manodopera a 90 dollari al mese. In Italia avrei dovuto pagarla venti volte tanto. Oggi in Cina ho 14 mila dipendenti e in Italia 2 mila, che si occupano solo del commerciale”. Per l’imprenditore qualsiasi mossa, anche a livello europeo, che irrigidisca i rapporti commerciali con la Cina sarebbe disastrosa: “Questa storia dei dazi è fuori dal tempo. Il mercato deve essere libero: chi è più competitivo vince”. “Non so a quali prodotti si riferisca Tremonti, – afferma Preziosi – quelli che io produco in Cina hanno il marchio di qualità di livello europeo: sui karaoke che facciamo, ad esempio, riscontriamo uno 0,5% di guasti. Nulla”. Per quanto riguarda invece il discorso dei marchi contraffatti prodotti in Cina Enrico Preziosi afferma: “Bisogna combatterli. Sono anni che i governi italiani lo dicono e non lo fanno. Eppure i falsi si producono anche in Italia, non ci vuole molto a scoprire dove sta l’azienda e a sequestrarla. La verità è che nessuno lo vuol fare. Allora teniamoci tutto, anche i cinesi”.

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