Il Mondo di questa settimana ha pubblicato una notizia che darebbe Giochi Preziosi in borsa entro il 2004. Massimo Alberti, amministratore delegato del gruppo, conferma che “l’obiettivo generale dell’azienda è quello di quotarsi in borsa”, ma non la data di ingresso: “Dobbiamo prima seguire una serie di passaggi e poi ricorreremo al mercato finanziario per sostenere la nostra crescita”. L’advisor che seguirà Giochi Preziosi nei vari step sarà Banca Arner e non più Mittel, come era stato dichiarato nelle intenzioni iniziali dal presidente Enrico Preziosi (cfr e-duesse 20-7-2000), che da diversi anni ha manifestato l’intenzione di collocarsi sul mercato borsistico. “Si tratta infatti di un gruppo più piccolo – dichiara ancora Alberti – che può seguirci più facilmente. Il nostro ingresso sarà effettuato sotto forma di aumento del capitale – continua – e pensiamo di approdare al segmento Star, che consideriamo meno fluttuante”. Il progetto, infatti, prevede un’offerta pubblica di sottoscrizione sul 35% del capitale con esclusione del diritto di opzione. Scadono invece entro un anno i sei bond emessi sul mercato internazionale grazie a Mediobanca tramite la GPLUX (borsa del Lussemburgo) che il gruppo deciderà se rinnovare o meno. Il gruppo Giochi Preziosi ha fatturato 454 milioni di euro nel 2002 e prevede di chiudere il bilancio al 31 agosto con 550 milioni di euro. “Il margine operativo – prosegue Alberti – sarà invece di circa 40 milioni di euro e non di 20 come è stato riportato su Il Mondo. Sarà di 20-25 milioni di euro, invece, l’utile prima delle imposte”. Giochi Preziosi oggi è di proprietà della società Fingiochi al 60% (che fa capo al 100% a Enrico Preziosi) e al 40% dalla famiglia Luti (ex Kartell). Tra i primi obiettivi del gruppo c’è l’incremento dei punti vendita di proprietà Toys Center, che dovrebbero arrivare a 150.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz