Lo sbarco a piazza Affari di Giochi Preziosi per ora resta un’opzione all’esame del socio di maggioranza 3i e del fondatore Giochi Preziosi, ma il listing a fine 2007 del leader italiano dei giocattoli, non appare così scontato. La strada privilegiata, invece, attualmente sembra quella del dual track, soprattutto dopo le proposte avviate da alcuni fondi di private equity: si tratterà di un doppio binario che metterà in competizione, sul piano dei multipli di valutazione, il listino e la cessione a un altro fondo. La strategia è stata disegnata dal managing director italiano di 3i, Marco Fumagalli, con il presidente Preziosi, il vicepresidente Sergio Sambonet e l’ad Oddone Pozzi. La convinzione è che ci siano i margini per un secondo giro di private equity e manifestazioni di interesse sono pervenute, tra gli altri, dal fondo Argan e da Investitori associati. I target per il bilancio che chiuderà a giugno indicano un fatturato netto di 716 milioni con un ebitda di 84,6. L’azienda comasca, inoltre, sta negoziando con Intesa San Paolo il rifinanziamento delle linee di credito per 310 milioni contratte un anno fa con un pool che include anche Unicredito, Mcc e Bnl.
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