La notizia che Giochi Preziosi stesse cercando di rinegoziare il debito causato dalla pandemia da Covid con un aumento di capitale era uscita già a aprile, ma ora Il Messsaggero apre a uno scenario ancora più interessante. Pare infatti che, sul modello-Coin, stia cercando di risanare il debito utilizzando lo strumento della composizione negoziata dalle crisi, con le banche pronte a cedere il credito a Europa investimenti (che gestisce i fondi Arrow attraverso Sagit sgr). Come indica il messaggero: “Chiusa la ristrutturazione del debito, si dovrebbe passare alla fase 2, mediante l’integrazione della società dei giocattoli con Toys Center, il brand di Prenatal, facente capo ad Artsana che è di proprietà di Investindustrial di Andrea Bonomi. Quest’ultimo si sta concentrando su Chicco uscendo dai giocattoli: dopo aver venduto King Jouet a Prg retail Group, ora Toys center, l’unica catena retail europea specializzata nella vendita di giocattoli, con una quota superiore al 20% del mercato nazionale, dovrebbe integrarsi con Giochi Preziosi che attraverso la combinazione industriale, disporrà di una catena di negozi”. E continua Rosario Dimito nel suo pezzo: “Il tavolo della rinegoziazione dei debiti della società di Trudi, Cicciobello, Gormiti, sarebbe alle prime battute – advisor per Giochi Preziosi è Alix Partners, Dla Piper per le banche -, ma gli istituti si stanno posizionando, nel senso che Intesa Sanpaolo avrebbe ceduto il proprio credito di circa 50 milioni a Sagitta sgr, secondo un copione già visto di recente […]”.
E prosegue: “Certamente, come per Coin, dove è arrivata Sagitta sgr avendo acquistato il credito di Intesa Sp, anche sul fronte del gruppo brianzolo l’arrivo di nuovi creditori al tavolo della ristrutturazione potrebbe cambiare tempi e modalità del risanamento. Il tribunale ha autorizzato la concessione di 30 milioni di firma, ma gli istituti, in procinto di sfilarsi, rimettono la palla ai sostituti. Europa Investimenti potrebbe non puntare solo a massimizzare il rimborso in sede di piano di risanamento, ma potrebbe anche voler partecipare agli assetti azionari convertendo il credito in equity“.
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