L’operazione di leveraged buy out (“scalata“) del fondo 3i ha appesantito il bilancio della Giochi Preziosi, che ha chiuso l’esercizio in perdita. Secondo quanto comunicato da Finanza&Mercati di ieri, a giugno la società guidata da Odone Pozzi ha realizzato un rosso di 5,4 milioni, contro l’utile di 15,9 milioni dell’anno precedente. Il fatturato, invece, è salito da 617 a 693 milioni, mentre l’ebitda è aumentato da 62 a 65 milioni. Sempre secondo quanto risulta a F&M, a fine giugno 2007 il gruppo dovrebbe riportare i conti di nuovo in nero e realizzare un giro di affari di 720-730 milioni, in vista della quotazione che dovrebbe avvenire entro dicembre sul segmento Star di Piazza Affari con un flottante superiore al 35%. Ancora da definire, invece, i dettagli dell’Ipo, che consisterà in ogni caso in un’Opvs, da realizzarsi in parte attraverso un aumento di capitale, in parte attraverso un aumento di capitale e in parte mediante la vendita d’azioni. Sul ritorno all’utile incideranno anche gli eventi straordinari. In cantiere c’è, infatti, un’operazione di spin-off immobiliare di alcuni negozi, uffici e magazzini del valore di circa 75 milioni. Per gi asset della Giochi Preziosi, da febbraio 2006 controllata al 52% dal fondo 3i e al restante 48%dalla Fingiochi della famiglia Preziosi, sono arrivate più di una decina di manifestazioni di interesse da parte di fondi immobiliari. Le trattative sono in fase avanzata e dovrebbero chiudersi nel giro di un paio di mesi. Preziosi, inoltre, ha venduto la partecipazione del 23% che deteneva nell’azienda inglese The Character Group. Il valore della cessione è stato di 11,7 milioni e ha permesso alla Giochi Preziosi di realizzare una plusvalenza di 3,3 milioni. Nei piani di crescita dell’azienda italiana c’è l’espansione sui mercati del Vecchio Continente e nell’Europa dell’Est. A fine 2009, il peso delle piazze estere dovrebbe salire al 40% sul fatturato complessivo.
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