Doveva essere oggi l’ultima e decisiva giornata di interrogatori dell’ufficio indagini federali sul caso Genoa. Invece il tutto si concluderà solo giovedì quando saranno sentiti Enrico Preziosi e il figlio Matteo, le cui audizioni sono state rinviate su richiesta del presidente del Genoa, trattenuto da impegni di lavoro. Intanto oggi è toccato a Serse Cosmi. L’attuale allenatore dell’Udinese ed ex tecnico rossoblu è stato il primo ad arrivare negli uffici della Federcalcio, in via Alllegri a Roma, per essere interrogato in merito alla presunte combine dell’incontro Genoa-Venezia, ultima giornata del campionato di serie B. Cosmi è entrato alle 11.45 senza rilasciare dichiarazioni. Sono ore febbrili in casa Preziosi: il patron dei giocattoli che in questi giorni ha chiesto con una lettera a tutti i dipendenti della sua azienda alle porte di Milano di non rilasciare dichiarazioni, tranquillizzando tutti sul futuro, sta affilando le armi della difesa. Lunghe riunioni con i suoi legali per arrivare a fare chiarezza davanti agli 007 federali. Su di lui pesano alcune intercettazioni telefoniche e l’incontro con Pagliara, dirigente del club veneto, trovato con i soldi che, secondo quanto ha sempre sostenuto a sua difesa Preziosi, sarebbero serviti come acconto per il passaggio di Ruben Maldonado dal Venezia al Genoa.
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