A febbraio, secondo Toys News, in Gran Bretagna il commercio al dettaglio è aumentato comparativamente del 2,7%. Su base totale, le vendite sono cresciute del 4,4%, contro un incremento del 2,3% nel febbraio 2012. Escludendo le eventuali “distorsioni” generate dalla scadenza di Pasqua negli anni precedenti, si tratta del più veloce tasso di crescita registrato dal febbraio 2010 (4,5%). Comparativamente è stato l’incremento di vendite più rapido dal dicembre 2009. Anche le vendite online sono salite del 10,9% rispetto al febbraio 2012, quando la crescita era stata del 9,9%. Helen Dickinson, Direttore Generale del British Retail Consortium, il consorzio britannico dei rivenditori al dettaglio, ha dichiarato: «Dopo le cifre deludenti con cui si era concluso il 2012, è rassicurante che la spinta ascendente delle vendite, avviatasi con un gennaio incoraggiante, si sia consolidata anziché spegnersi. Si notano alcuni confortanti segnali di un graduale miglioramento e i consumatori sembrano un po’ più ottimisti. Febbraio ha registrato una crescita in tutti i settori del commercio al dettaglio, con una ripresa particolarmente buona nell’ambito dei beni di costo più elevato e negli articoli per la casa, che ha forse rispecchiato il miglioramento avvenuto nel mercato immobiliare. Tuttavia, è troppo presto per ritenere che questo rappresenti la svolta durevole di cui abbiamo bisogno». David McCorquodale, responsabile delle vendite al dettaglio di KPMG, ha aggiunto: «Anche se non si dovrebbe creare troppa aspettativa a partire dalle cifre di un solo mese, i dati di febbraio daranno finalmente una sferzata positiva alla fiducia dei rivenditori. Il clima relativamente asciutto, anche se freddo, e le occasionali giornate di sole primaverile hanno contribuito a far crescere le vendite di abbigliamento e a orientare i passi dei consumatori in direzione dei grandi magazzini, tra i quali, più che quelli alimentari, hanno registrato ottimi risultati quelli specializzati in arredamento e design di interni. Le prossime previsioni di bilancio che il Governo emetterà, saranno un momento chiave per il settore del commercio al dettaglio. Se la proposta di aumento della tassazione sulle imprese andrà avanti, i rivenditori si troveranno ad affrontare una pressione durissima. Al contrario, se il Cancelliere deciderà di congelare la tassazione, concederà al settore la possibilità di tirare il fiato e affrontare la considerevole pressione a cui è già sottoposto».
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