Nell’ultimo biennio la Guardia di Finanza, con i servizi svolti nel settore specifico dai reparti su tutto il territorio nazionale, ha sequestrato oltre 200 milioni di giocattoli contraffatti e pericolosi. I giocattoli contraffatti, oltre a costituire un potenziale rischio per la salute pubblica a causa della loro scarsa sicurezza, procurano un danno all’economia. Basti pensare che in Italia ogni anno ammontano a 201 milioni di euro le perdite derivanti dalla vendita di tali prodotti, per il mercato legale un mancato introito del 15,6 per cento.
Intensificata l’azione di prevenzione e contrasto alla contraffazione
«Con le recenti direttive emanate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ribadite dal Ministero dell’Interno, è stata disposta un’intensificazione dell’azione di prevenzione e contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, riconoscendo alla Guardia di Finanza un ruolo di centralità operativa nel settore. Sfruttando le risultanze acquisite nell’ambito dell’azione di controllo del territorio, sono state adottate delle misure organizzative specifiche orientando i servizi, di massima, su tre direttrici: vigilanza doganale, controllo del territorio e indagini sulle filiere del falso. Per quanto attiene i controlli in area doganale, la vigilanza riguarda i traffici di merci in ingresso nel territorio nazionale ed è mirata ad intercettare i carichi di prodotti contraffatti o irregolari destinati alla distribuzione nel territorio nazionale. Sul territorio si attua invece il contrasto alle reti distributive organizzate di tali prodotti, specie nelle aree connotate da particolare attrattiva turistica, culturale e di afflusso di pubblico, anche in dipendenza di eventi e manifestazioni. I reparti operativi svolgono inoltre servizi investigativi finalizzati alla ricostruzione delle filiere del falso, anche attraverso l’eventuale ricorso ai canali della cooperazione internazionale di polizia per i connessi profili economico – patrimoniali».
Un’operazione di rilievo per il Giocattolo
«Un’operazione di rilievo nel settore è stata effettuata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in prossimità delle festività natalizie, ed ha portato a sequestrare 400mila giocattoli contraffatti, per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro. È stata ricostruita l’intera filiera del falso, partendo dai venditori ambulanti e dai negozi del centro storico, fino ad intercettare un traffico di giocattoli pericolosi, gestito da due imprenditori cinesi, cui era asservita una capillare rete di vendita composta principalmente da soggetti di nazionalità magrebina. A seguito di elaborate attività d’indagine è stato individuato, nella zona est della Capitale, un luogo di stoccaggio dei prodotti. Il sodalizio criminale metteva poi in commercio sul territorio nazionale, tramite una rete articolata di spedizioni, la merce proveniente dalla Cina.Sono state prese in esame le centinaia di spedizioni seguite a diversi ordini ricevuti dai negozianti della Capitale, apparentemente lecite e destinate all’allestimento delle vetrine natalizie. Dai controlli mirati su strada si è risaliti al sistema utilizzato per il trasporto, che consisteva nel predisporre un carico di copertura per celare i giocattoli contraffatti e pericolosi. Sono scattate così le perquisizioni che hanno consentito di sottoporre a sequestro l’ingente quantitativo di giocattoli contraffatti per bambini, soprattutto di prima infanzia, recanti noti marchi di fabbrica relativi ai personaggi delle serie televisive Minions, Disney Frozen, Peppa Pig e Masha e Orso».
Guardia di Finanza, capofila nell’ambito della “priorità contraffazione”
«Le attività vengono pianificate per specifici settori o in concomitanza di eventi straordinari, come è avvenuto nel caso del Giubileo della Misericordia, per il quale è stato predisposto un mirato Piano d’azione, denominato Jubilaeum, contro l’abusivismo e le frodi. Inoltre, è stato previsto uno speciale coordinamento tra Organi di polizia operanti nel settore, voluto dalle Istituzioni europee. Il cd. Policy Cycle, un progetto ideato nel 2010 dal Consiglio dell’Unione Europea, intende realizzare un contrasto strutturato, continuativo e metodico delle diverse forme di minaccia alla sicurezza degli Stati membri derivanti dalle attività di natura criminale che si sviluppano nei rispettivi territori. Per ciò che qui interessa, la “contraffazione delle merci con impatto sulla salute e sicurezza pubblica” è una delle nove “priorità criminali” individuate come meritevoli di particolare attenzione. La Guardia di Finanza, inserita nel novero delle Istituzioni partecipanti per l’Italia al Policy Cycle, ha assunto il ruolo di capofila (Driver) nell’ambito della “priorità contraffazione”, alla quale hanno aderito 15 Paesi dell’Unione, a partire dai principali: Francia, Germania, Regno Unito ed Inghilterra».
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