Guardia di Finanza: sequestrati a Taranto ciclomotori venduti come giocattoli

Sembra che 15mila scooter elettrici, o “miniscooter” o “electric scooters” provenienti dai paesi asiatici, stiano invadendo sempre più le nostre città ed il mercato delle due ruote, visto che il bacino di utenza (dai bambini fino agli anziani) si presenta molto vasto. Bassa velocità, minimo ingombro, facilità di guida, nessuna emissione inquinante e una certa autonomia sembrano essere gli elementi di questo “acquisto facile”. Il problema è che questi veicoli non possono essere considerati come comuni giocattoli ma dei veri propri ciclomotori i quali, secondo la normativa vigente, devono essere muniti di specifica omologazione. Sembra invece che diversi negozi di giocattoli, soprattutto al Sud, li abbiano tranquillamente venduti finora senza aderire alle norme, interessando un target che va al di sotto dei 14 anni. Ad affermarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza, che da sabato ha iniziato da Taranto una serie di sequestri insieme alla locale Circoscrizione Doganale. Al momento, sono già 15mila i “miniscooter” sequestrati dalle Fiamme Gialle in tutto il territorio nazionale (3746 in Puglia e 994 nella sola città di Taranto), ai sensi dell’articolo 515 del Codice Penale (frode in commercio). L’operazione della Fiamme Gialle tarantine nasce da un precedente servizio condotto lo scorso ottobre nel porto della città pugliese, e che portò ad un maxi sequestro di giocattoli. In mezzo alle merci sequestrate i finanzieri rinvenirono anche alcuni “miniscooter” spacciati come giocattoli ma che, ad una verifica condotta con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sono risultati essere dei ciclomotori a tutti gli effetti.

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